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Sono marines, ex soldati delle forze speciali e veterani dell'esercito statunitense con anni di esperienza alle spalle. Anche se non combattono, supportano gli ucraini dalle retrovie, addestrando le reclute e insegnando ai soldati l'utilizzo delle armi fornite dall'occidente. È questa la missione del gruppo Mozart, arrivato in Ucraina sin dai primi giorni della guerra e a cui va in parte il merito di alcuni successi strategici contro l'esercito di Putin in questi tre mesi di conflitto.
Se il supporto di mezzi e l'invio di armi per miliardi di dollari è stato fondamentale per aiutare la resistenza Ucraina, il know-how fornito dagli esperti militari lo è stato altrettanto. I militari occidentali non sono coinvolti direttamente nella battaglia, nel rispetto dell'US Neutrality Act , che vieta ai militari americani di arruolarsi in forze armate straniere.
Gruppo Mozart, chi sono e chi li guida
A capo del Mozart Group c'è Andy Milburn, vice comandante del comando centrale delle operazioni speciali degli Stati Uniti, che in passato è stato il primo marine a guidare una task force per operazioni speciali nella lotta contro l'ISIS in Iraq e Siria. Milburn si è ritirato nel 2019 dopo 31 anni nel Corpo dei Marines. Gli obiettivi del gruppo Mozart sono due: aumentare la capacità di risposta dell'esercito ucraino in modo coerente con la politica estera degli Stati Uniti e proteggere i civili vulnerabili.
Le debolezze dell'esercito ucraino, scarsa preparazione medica
Sin dal suo arrivo in ucraina Milburn ha lavorato per potenziare la risposta dell'esercito ucraino: «Avevano bisogno di abilità di base, dall'uso delle armi alle abilità di tiro e al movimento di squadra» racconta l'esperto militare, che nei primi mesi ha rilevato soprattutto lo scarso addestramento delle truppe e la scarsa preparazione medica, «inferiori a quelle delle loro controparti britanniche e statunitensi». Nel tempo, accanto alla "formazione di base" si è affiancata quella di specialisti per l'utilizzo di droni e missili anticarro.
Perchè la resistenza ha funzionato
I successi dell'esercito ucraino contro la potenza russa hanno stupito molti analisti militari e rivelato le debolezze del piano di Putin. A giocare a favore degli ucraini, spiega Milburn, è stata oltre alla motivazione, soprattutto la «conoscenza del terreno». I russi avanzavano sulle strade, ma al di fuori delle città del nord il terreno ucraino fatto di boschi e paludi ha consentito ai difensori di infiltrarsi facilmente nelle linee nemiche colpire le colonne russe.
Le debolezze dei russi
Un altro punto a favore degli ucraini è stata la scarsa preparazione dell'esercito russo «Le loro tattiche appartengono a un'era passata: poca comprensione delle armi combinate e nessuna integrazione della fanteria con i loro attacchi corazzati» spiega l'esperto militare. «Anche il loro equipaggiamento è scadente - i T-72 [carri armati] e i BRDM [carri armati per il trasporto di personale] tendono a prendere fuoco all'impatto di qualsiasi missile ad alto potenziale esplosivo - e molti di loro sembrano indossare uniformi dell'era sovietica». È la prova che le "riforme del'esercito" promosse da Putin non sono state efficaci.
In Russia «Chiunque abbia istruzione, influenza o denaro è in grado di sfuggire al servizio militare» dice l'esperto.
Gli Ucraini? «Più coraggiosi dei soldati occidentali»
In molti hanno lodato il coraggio della resistenza ucraina. Ma questa appare ancora più eccezionale agli occhi del marines: anche se molti erano volontari che non avevano precedenti esperienze hanno affrontato un'intensità di combattimento che pochi nell'esercito americano hanno sperimentato. «Impugnare un'arma anticarro contro una colonna di T-72 sapendo di essere ben entro la portata delle armi nemiche o seduto nel seminterrato di una casa semidistrutta mentre l'artiglieria russa colpisce il terreno sopra di te in attesa del primo fanti russo scendere i gradini in modo da poterlo uccidere sono esperienze che pochi di noi in Occidente hanno condiviso» specifica Mildred.
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Il Mattino