Un uomo è accusato di aver ucciso la figliastra di due anni picchiandola 60 volte per non aver usato il vasino. Anton Proskurin avrebbe preso a schiaffi e pugni la piccola...
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Proskurin è stato arrestato dopo l’attacco a Togliatti, una città della Russia occidentale. Gli esami forensi hanno mostrato che Ksenia è stata colpita 20 volte alla testa e circa 40 volte su tutto il corpo, riportando una grave emorragia che non gli ha lasciato nessuna via di scampo. Per gli investigatori il patrigno avrebbe aggredito sistematicamente la bambina negli ultimi mesi «dai segni riscontrati, non era la prima volta che accadeva. La madre era a conoscenza degli abusi, ma non ha fatto nulla per proteggere sua figlia». Sempre secondo i rapporti della polizia la donna avrebbe usato il trucco per mascherare i lividi di Ksenia.
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Il procuratore Aleksandr Kanaev ha dichiarato ai media locali: «La violenza contro la bambina è durata mesi. I suoi genitori la trattavano male e la picchiavano in ogni occasione». Un testimone, amico di famiglia, ha raccontato ai giudici: «Una volta Anton ha preso a calci Ksenia nella pancia. Tanto da farla cadere a terra piangendo. Zinaida guardò e poi rise. A quel punto gli urlai contro, ma lui per tutta risposta mi disse che la bambina era cattiva e aveva bisogno di una lezione». Polemiche sono rimbalzate sul web puntanto il dito contro la coppia di violenti «vanno condannati entrambi», scive un utente; «il comportamento della mamma è terribile»; «sono due mostri». Zinaida, che lavorava come commessa in un negozio di liquori, è attualmente indagata per non aver adempiuto ai doveri di genitore. Proskurin, guardia giurata, è accusato di omicidio commesso con particolare crudeltà. La tragedia è avvenuta lo scorso giugno, ma il processo è appena iniziato.
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Il Mattino