MILANO - La proposta più intrigante sullo stand Chevrolet al prossimo Salone di Parigi, in programma dal 29 settembre al 14 ottobre, sarà probabilmente il restyling...
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Una storia di successo. Accolta con un certo scetticismo per avere interpretato il ruolo di erede della Matiz, un'autentica icona nel nostro Paese, nel segno di un cambiamento estetico che più estremo di così non poteva essere, la Spark con il suo look moderno e sbarazzino e con le sue ottime prestazioni stradali ha fatto presto a spazzar via ogni diffidenza contribuendo largamente a sdoganare il marchio Chevrolet, che pochi ritenevano in grado di rappresentare l'anima coreana del gruppo. Nell'immaginario collettivo il badge con la croce d'oro sembrava troppo legato ai muscoli a stelle e strisce di potenti e assetate sportive come la Corvette e la Camaro per poter adeguatamente rappresentare i contenuti delle vetture - più sobrie e più in sintonia con i gusti e le strade d'Europa - sviluppate nell'ambito dell'ex Daewoo. Proprio la Spark, come dicevamo, ha fornito la prima dimostrazione che l'apparentemente azzardato matrimonio tra due anime così diverse poteva davvero funzionare.
Cittadina esemplare. La piccola di casa Chevrolet ha saputo imporsi con la maneggevolezza, la modernità di un design abbastanza controcorrente, l'agilità in città che fa ampiamente perdonare delle performance extraurbane non proprio esaltanti. All'altezza delle concorrenti l'abitabilità, adeguata anche per cinque persone seppure - ovviamente - per tragitti non troppo lunghi, interessante il disegno del cruscotto d'ispirazione motociclistica che affianca al classico tachimetro circolare analogico un piccolo display rettangolare a cristalli liquidi che comprende il contagiri digitale, le varie spie e il computer di viaggio.
Tempo di cambiare. Il restyling presentato a Parigi si caratterizza per le differenze estetiche incentrate sulla griglia sdoppiata dal nuovo disegno, il nuovo look della copertura dei fari anteriori e i fendinebbia modificati. Posteriore gli aggiornamenti riguardano i gruppi ottici, il paraurti e la luce di stop centrale a Led ora integrata nello spoiler collocato sopra il lunotto per migliorare la visibilità posteriore.
Uno sguardo all'interno. Tra le modifiche apportate all’abitacolo figurano la migliore leggibilità della strumentazione posta di fronte al guidatore, il portaoggetti nella console centrale ridisegnato e il poggiapiedi. Tutti interventi finalizzati ad aumentare il comfort, soprattutto nei viaggi più lunghi. Novità in arrivo anche per quanto riguarda i tessuti, gli inserti interni e la gamma colori. Immutati i motori, entrambi a benzina o bi-fuel benzina e GPL. Si tratta del «mille» da 68 cv e dell'1,2 che ne eroga 81. Ancora presto per parlare di prezzi, che comunque non dovrebbero discostarsi molto dal listino attuale che parte da 9.175 euro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino