Aston Martin DBS Superleggera, la GT british da 725 cv che omaggia il made in Italy

La grinta della Aston Martin DBS Superleggera
LONDRA - Ci sono diverse importanti componenti in Tricolore, oltre alla proprietà dell'azienda (l'azionista di controllo è InvestIndustrial della famiglia...

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LONDRA - Ci sono diverse importanti componenti in Tricolore, oltre alla proprietà dell'azienda (l'azionista di controllo è InvestIndustrial della famiglia Bonomi), nella nuova Aston Martin DBS Superleggera. In primo luogo il nome, che riporta su una Gran Turismo al “top” il famoso marchio della italianissima Carrozzeria Touring - Superleggera appunto - che era apparso per la prima volta nel 1967 su una Aston Martin e che ha aperto la strada a modelli iconici come DB4, DB5 e DB6 Mark 1. La nuova DBS Superleggera - che verrà consegnata a partire dal terzo trimestre 2018 con prezzi indicativi di 275.000 euro in Europa e di 305.000 dollari negli Stati Uniti - sostituisce lil modello Vanquish S combinando le prestazioni e le emozioni di una vera supercar con la raffinatezza di una GT, come dimostrano la velocità massima di 340 km/h e il tempo di soli 3,4 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.


Aston Martin DBS Superleggera porta nel mondo delle auto con super-prestazioni e destinate ad un mondo di super-appassionati uno schema tradizionale (trazione posteriore e motore anteriore longitudinale) che è garanzia di una dinamica sempre appagante, in funzione naturalmente delle capacità del pilota. Come evidenzia la denominazione, questa GT è in proporzione al tipo di vettura molto leggera (1.693 kg) per effetto del diffuso impiego del carbonio e dei materiali speciali. E questa cifra valutata assieme alla potenza erogata - 725 cv - dal poderoso V12 twin turbo evidenzia come scatto e risposta siano quasi paragonabili a quelle di una Aston Martin da competizione.


Potenza e coppia vengono trasmesse alle ruote posteriori tramite una nuova trasmissione automatica a otto rapporti ZF montata sul retrotreno e l'auto dispone di un differenziale meccanico a slittamento limitato e di torque vectoring per una guida ancora più precisa. Il telaio è un'evoluzione della struttura in lega leggera leggera di ultima generazione, vista per la prima volta sulla DB11, con i doppi bracci trasversali forgiati nella parte anteriore e multi-link sul retro. Lo smorzamento adattivo di ultima generazione è montato di serie, con sensori che rilevano le condizioni di guida prevalenti e le esigenze che il pilota sta chiedendo all'auto. DBS Superleggera conta, per garantire il migliore comportamento su strada, anche su una “gommatura” 100% italiana, in quanto i cerchi da 21 o 22 pollici sono equipaggiati esclusivamente con coperture Pirelli PZero che sono state sviluppate in stretta collaborazione tra le due aziende e 'su misura' per questa vera supercar. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino