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Il centenario, festeggiato lo scorso 2 dicembre ha dato la carica all’Automobile Club di Roma. Nel corso di una cerimonia ospitata dalla nuova sede in via Parigi è stato assegnato il premio “Pilota romano dell’anno”, che riprende una tradizione molto sentita negli anni cinquanta-sessanta. L’iniziativa è ripresa nel 2020 in prosecuzione della tradizionale “Premiazione dei Campioni Sociali” che l’Automobile Club Roma ha organizzato dal 1957 al 1967 e che ha visto, tra i protagonisti Luigi Musso, Ludovico Scarfiotti e Ignazio Giunti.
Il premio è andato a Edoardo Liberati, vincitore del Campionato Gran Turismo Endurance 2022. Sono stati assegnati anche altri riconoscimenti, il premio alla carriera ad Alex Frassineti e un premio “Speciale” a Claudio Francisci.
«L’Automobile Club Roma, quale rappresentante della Federazione per lo Sport Automobilistico in seno al CONI Lazio, intende promuovere l’automobilismo sportivo della Capitale e i suoi protagonisti» dichiara Giuseppina Fusco, presidente di Automobile Club Roma «In particolare, con il Premio “Pilota Romano dell’Anno” abbiamo voluto esprimere a Edoardo Liberati il nostro apprezzamento per i successi conseguiti e augurargli risultati sempre più prestigiosi nella prossima stagione, sotto i colori dell’Automobile Club Roma ».
Il percorso sportivo di Edoardo Liberati è segnato da un serie di successi.
Dopo aver debuttato nel karting nel 1999 ed essersi cimentato in alcune formule addestrative, Alex Frassineti passa alle gare per vetture a ruote coperte, diventandone presto uno dei migliori specialisti. Dal 2007 corre con Aston Martin, Ferrari, Porsche, Audi, ma soprattutto con Lamborghini, al volante della quale vince numerose competizioni, tra cui il Campionato Italiano Gran Turismo 2017, classificandosi secondo nel 2021.
Claudio Francisci appartiene alla storia del motorismo romano. Nipote del Bruno Francisci plurivincitore della Milano-Taranto motociclistica, Claudio debutta nei kart negli anni sessanta con i K250, le piccole monoposto con motore Ducati per passare alle categorie F850 e F3 con la Scuderia De Sanctis e poi alla guida della Brabham di Salvatore Genovese. Sempre protagonista di gare accese con avversari del calibro di Ronnie Peterson, negli anni settanta, dopo aver vinto il titolo italiano di F2, consolida un solido rapporto con il preparatore Franco Angelini, correndo con le Alfa GTA e poi con il prototipo Chevron equipaggiato con motori del “mago” della Circonvallazione Gianicolense. Dagli Anni ‘80 a oggi Francisci è rimasto fedele alla categoria sport, correndo in campionati e vincendo trofei dapprima con una Tiga e, più di recente, con una Lucchini alimentata con motori Armaroli.
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Il Mattino