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Il futuro di BMW si chiama iX, un modello che, al contrario di tutti gli altri del costruttore tedesco, non ha numero e nasce con la missione di riassumere il meglio della tecnologia indicando al contempo la via per gli anni a venire. La iX deriva dal concept iNext presentato per la prima volta al Salone di Parigi del 2018 e rappresenta quello che la i3 fu ne 2013: una vera e propria svolta stilistica e tecnologica, ma con una differenza: allora il processo di rinnovamento si fermò, oggi invece è parte di un piano che mira entro il 2023 ad avere 13 modelli ibridi plug-in e almeno una dozzina di elettriche che nel 2030 rappresenteranno il 50% delle vendite di BMW.
La iX è dunque una pietra angolare e anche un’auto a sé. È basata infatti su un’architettura ad hoc con struttura space frame come quella della Rolls-Royce le cui scocche – guarda caso – sono assemblate a Dingolfing, lo stabilimento più grande del gruppo in Europa dove anche la iX è costruite. Ci sono acciai ad alta resistenza, materiali termoplastici, fibre composite e alluminio, tutto prodotto utilizzando energia solare e per metà secondario ovvero riciclato. La iX infatti non è amica ambiente dell’ambiente solo perché è elettrica, ma rappresenta anche un modo nuovo di produrre automobili tanto che la sua impronta di carbonio è inferiore del 45% rispetto ad un X5 o ad una X6 pur con una scocca più leggera di 50 kg. Il 20% delle plastiche (60 kg in tutto) è riciclato, i tappetini lo sono al 100% e sfruttano poliestere recuperato da reti da pesca che, per essere lavorato, impiega l’80% di CO2 in meno.
Anche i sedili utilizzano per la parte interna tessuti riciclati e sono rivestiti di Dinamica, un microfibra riciclata al 50%, o in ln lana naturale senza contare le pelli trattate con estratti dell’olio d’oliva e i legni certificati FSC, dunque da fonti rinnovabili. A Dingolfing inoltre tutta l’energia è idroelettrica e dal 2006 al 2019 BMW ha ridotto del 70% la CO2 per produrre le proprie automobili e prevede di tagliare la parte restante dell’80% entro il 2030. Sono sostenibili anche le parti più critiche dell’auto elettrica dal punto di vista della sostenibilità: i motori infatti non utilizzano terre rare mentre le celle delle batterie (CATL e Samsung) sono prodotte utilizzando energia rinnovabile, litio e cobalto a basse concentrazioni (meno del 10% in peso) di origine certificata.
La iX è dunque un vero e proprio laboratorio il cui pacchetto tecnico costituirà il toolkit (la cassetta degli attrezzi) di tutte le BMW elettriche presenti (vd. iX3 e i4) e future, tra queste la Serie 5 e la Serie 7. La dimensioni sono simili a quelle della X6: è lunga 4,93 metri, larga 1,97 e alta 1,69 con un passo di 3 metri netti. Rispetto alla X5 è più bassa di 5 cm, ma il baricentro è più vicino al suolo di 11 cm permettendo di gestire meglio gli almeno 2.365 kg della iX ripartiti per il 51,8% al retrotreno. Lo stile è caratterizzato dall’enorme doppio rene anteriore, gruppi ottici sottili e superfici semplici e tondeggianti, ma con sottolineature grafiche che possono essere più o meno evidenti, a seconda dei gusti del cliente. Può convincere o meno, ma quel che è sicuro è che l’aerodinamica è eccellente (cx di 0,25) e curata anche nei cerchi tanto che quelli da 22” permettono di guadagnare 15 km di autonomia e sono più leggeri del 15%.
Le portiere hanno le maniglie a scomparsa e i cristalli senza cornice mentre l’abitacolo offre tanto spazio e un pavimento perfettamente piatto. Il bagagliaio ha una buona capacità (500-1.750 litri), è ben accessibile ed è ben sfruttabile perché è regolare e i cavi per la ricarica si trovano in un pozzetto apposito. Decisamente di rilievo la capacità di traino: 2.500 kg. Merito anche delle sospensioni pneumatiche di serie. Gli interni sono minimali nello stile, ispirati più che mai all’architettura d’interni, ma sono caldi e accoglienti, anche grazie alla conformazione molto comoda dei sedili e all’utilizzo di materiali di qualità e gradevoli da toccare. Tra questi, i comandi in cristallo color bronzo per i sedili e per l’iDrive i cui pulsanti a sfioramento sono annegati nel legno a poro aperto.
Anche per l’interfaccia e la connettività la iX è un capitolo nuovo.
In più, l’elettrica tedesca vede i pedoni e i ciclisti su ogni lato della vettura interagendo con loro. E a proposito di suono ed altri effetti, la iX concede effetti esclusivi anche grazie alle sequenze luminose, all’illuminazione ambiente e offre un’esperienza sonora firmata nientemeno che da Hans Zimmer – premio Oscar con il Re Leone e autore di altre colonne sonore come Thelma e Louise, Rain Main, Interstellar, Dunkirk, Batman di Christopher Nolan, Madagascar, Qualcosa è cambiato, etc… – in collaborazione con Renzo Vitale, sound designer per tutto il gruppo BMW e incaricato di dare una personalità acustica a tutte le vetture elettriche del costruttore tedesco. E un altro elemento di personalità è sicuramente il volante con la corona di forma esagonale e numero di pulsanti dimezzato.
E veniamo alla sistema di propulsione. I motori sono sincroni ad eccitazione ed integrano sia la trasmissione a rapporto singolo sia l’inverter. In questo modo la densità di potenza migliora del 40% e il rendimento è del 93%. Il gruppo per l’avantreno eroga pesa circa 100 kg ed ha uno sviluppo verticale per una potenza di 190 kW e 290 Nm. Quello posteriore invece ha uno sviluppo orizzontale e pesa circa 120 kg per 200 kW e 240 Nm per la iX40 e per 230 kW e 400 Nm per la iX 50. La prima può mettere a terra complessivamente 240 kW e 630 Nm mentre l’altra ha 385 kW e 765 Nm. La iX40 ha una batteria da 76,6 kWh (71 netti) che pesa 517 kg ed è formata da 180 celle suddivise in 10 moduli, la iX50 ha 111,5 kWh (105,2 netti) e 300 celle suddivide i 6 moduli da 50 e altri 5 moduli da 40 inseriti sotto la seduta posteriore per un peso di 643 kg. La iX40 si ricarica fino a 150 kW, l’altra fino a 195 kW coì che per entrambe basta poco più di mezz’ora per passare dal 10% all’80%. Per tutte il sistema di controllo della temperatura è a pompa di calore ed è integrato con la climatizzazione dell’abitacolo che, oltre alle bocchette, si serve anche di superfici radianti. L’intera architettura elettrica è a 400 Volt.
La iX40 dichiara un consumo di 19,4-22,5 kWh/100 km per un’autonomia di 375-425 km mentre la iX50 si attesta sui 19,8-23 kWh/100 km per percorrenze che oscillano tra 549 e 630 km. Sempre se non si viaggia a velocità tedesche, come è concesso sulle autostrade della Bundesrepublik, ma senza superare i 200 km/h del limitatore. La nuova BMW iX offre su strada sensazioni nuove, in particolare per il connubio tra comfort e prestazioni. La tedesca va forte – la iX40 accelera da 0 a 100 km/h in 6,1 secondi, alla iX50 ne bastano 4,6 – assorbendo ogni asperità dell’asfalto e con una grande silenziosità di marcia, ma comunque coinvolgendo acusticamente gli occupanti. Eccezionalmente stabile, riesce ad essere agile e precisa sul misto grazie alle 4 ruote sterzanti e all’azione praticamente invisibile dei controlli elettronici che contano su sensori di nuovo tipo, più veloci di 10 volte rispetto a quelli tradizionali. Ottima anche la modulabilità del pedale del freno.
Il guidatore può selezionare 3 modalità di guida dal carattere distinto e, utilizzando lo schermo, 3 livelli di recupero più quello adattivo, in più c’è la posizione B che può essere richiamata immediatamente attraverso il selettore di marcia e permette di guidare la iX con un solo pedale, anche per arrestare completamente la vettura. La capacità di recupero massima è di 280 kW. Ma è con la guida adattiva, che tiene conto delle condizioni del traffico e della cartografia, che la tedesca fa capire quanto intelligenti siano i suoi sistemi di guida autonoma i quali agiscono con una precisione e una dolcezza da riferimento permettendo di viaggiare con livello di serenità e sicurezza che trovano attualmente pochissimi rivali. È l’ennesima conferma che la iX non guarda al futuro solo perché è elettrica.
La nuova BMW iX parte da 84mila euro in un solo allestimento al quale può essere aggiunto un pacchetto sportivo che costa 3.100 euro. Costa 103mila euro quella che è la versione più potente, ma solo per ora. In arrivo infatti c’è la versione M60 con 440 kW (600 cv) che onorerà la tradizione sportiva del marchio bavarese declinandola secondo i nuovi parametri dell’elettrificazione.
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