BMW Serie 3, una storia di successo in 7 capitoli: dal debutto nel 1975 ogni evoluzione un punto di riferimento

La prima BMW Serie 3 (sigla E21) del 1975
MONACO DI BAVIERA - Sigle come E21, E30, E36, sino ad arrivare all’ultima G20, probabilmente dicono poco o nulla ai meno appassionati. In realtà celano ogni singola...

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MONACO DI BAVIERA - Sigle come E21, E30, E36, sino ad arrivare all’ultima G20, probabilmente dicono poco o nulla ai meno appassionati. In realtà celano ogni singola generazione di Bmw Serie 3. Sette capitoli distinti, che hanno fatto la storia della Casa bavarese. Del resto si tratta dell’auto con il marchio dell’elica più venduta di sempre, potendo vantare ben 15.000.000 di esemplari venduti nel mondo. La prima, la E21 appunto, fu la sostituta della Serie 02. Una vettura che avrebbe potuto essere classificata sia come berlina che come coupé. Tre volumi a definire le linee, ma solo due porte a caratterizzare il corpo vettura. Una soluzione che determinò la prima proposta di Bmw Serie 3.

 

Sono gli anni ‘80 quelli che rappresentano il boom per il modello bavarese. E sono pure gli anni in cui le forme cominciano a dare segnali su altri fronti. Infatti, l’edizione E30, è la prima a presentare pure la berlina a quattro porte, così come la station wagon meglio nota come Touring e l’elegante versione cabrio. Non solo, ma la passione per il marchio di Monaco di Baviera aumenta le proprie quotazioni grazie alla variante preparata dal reparto M-Sport. Un reparto nato nel 1972. All’inizio, la Motorsport (questo il nome originale) non era che una piccola divisione che contava solamente otto componenti, compreso il fondatore, Jochen Neerpasch, un ex-pilota Bmw dalla grande esperienza in fatto di motori. Prima di arrivare alla seconda generazione di Bmw Serie 3, furono numerose le vetture a cui misero mano i tecnici del comparto sportivo. Anche perché la Motorsport si occupava principalmente dello sviluppo delle vetture da corse.

Ciò detto non toglie nulla al successo della E30 M3 che, sia in edizione stradale sia in quella da corse, riscosse un successo inatteso. Il celebre 4 cilindri in linea da 2,3 litri ha fatto sognare migliaia di appassionati. Anche perché consentì al pilota italiano Roberto Ravaglia di laurearsi campione del mondo turismo, mentre Winfried Vogt diventava campione europeo e Eric van de Poele campione tedesco. Ravaglia si aggiudicò poi il campionato europeo nel 1988, il DTM nel 1989 e il Campionato Italiano Turismo nel 1990.


Gli anni Novanta sono segnati dalla versione E36. La Serie 3 si fa ancora più matura, confermando le varianti del modello precedente. Aggiungendo però la versione Compact, ossia una versione tronca della coupé. Per testare alcune nuove geometrie al retrotreno, venne realizzato nel 1986 un prototipo con carrozzeria roadster che montava il cosiddetto Z-link. Tale prototipo ebbe un tale successo che ne decisero la produzione in piccola serie: era la Z1. Alla Serie 3 E36 successe la E46. Dopodiché si è passati alla E90 e poi alla F30 (quella che ha dato i natili alla variante Gran Turismo). Sino ad arrivare all’ultima G20.
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Il Mattino