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In due hanno vinto sei campionati del mondo e dopo aver combattuto duramente per la conquista dell'iride tra il 2010 e il 2013, hanno nuovamente incrociato le ruote nel corso del primo Gran Premio stagionale in Bahrain. Sebastian Vettel e Fernando Alonso hanno deliziato gli appassionati quando duellavano senza sosta per difendere i colori della Red Bull e della Ferrari. Poi, si erano persi, con il pilota tedesco rimasto al vertice mentre lo spagnolo era affondato con la McLaren motorizzata Honda, arrivando a decidere di lasciare la F1 per cercare nuovi stimoli nelle gare di durata, nella 500 Miglia di Indianapolis e anche nella Dakar. Ma il richiamo della F1 è sempre unico ed Alonso alla fine è tornato nel suo habitat naturale sposando i piani ambiziosi del team Alpine.
Ritrovarsi in F1 dopo due stagioni trascorse in altre realtà, non è certo facile, soprattutto se hai 39 anni, eppure Alonso ha convinto nella sua prima uscita stagionale.
Il tanto atteso debutto di Vettel con la Aston Martin a motore Mercedes è invece stato un disastro. La AMR21 non si è dimostrata affatto competitiva, come del resto si era visto nei test pre campionato. E Vettel è stato costantemente battuto dal più giovane compagno di squadra Lance Stroll. In qualifica, il tedesco ex Ferrari è stato senza dubbio sfortunato ritrovandosi subito escluso, nel Q1, causa due bandiere gialle incontrate nel suo giro finale: una per il testacoda di Nikita Mazepin, l'altra per lo stop in pista di Carlos Sainz, poi riuscito a ripartire. Tanto per non farsi mancare nulla, Vettel da 18esimo è stato retrocesso 20esimo e ultimo per una penalità motivata dal non aver rallentato a sufficienza durante le sopra citate bandiere gialle. In gara però, Seb ha tirato fuori gli artigli risalendo rapidamente attorno alla 12esima posizione.
Ha lottato, si è difeso, ha combattuto con Alonso, ma come gli capita da un paio di anni a questa parte, finisce per commettere errori banali ed ha tamponato malamente Esteban Ocon. Vettel ha spiegato: "Ho spiattellato una gomma nei primi giri e abbiamo dovuto allungare lo stint per far funzionare la strategia ad una sosta. Dovevamo tentare qualcosa di diverso, ma alla fine non ha pagato, i pneumatici sono crollati. In definitiva, prendere punti non era possibile. Non è stato il miglior weekend, ma c'è il potenziale per fare buoni passi avanti nelle corse che verranno". Per adesso a salvare l'onore dell'Aston Martin è stato Lance Stroll, decimo.
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Il Mattino