CIR, 4° tappa nelle Marche con la 1° prova sulla terra: tutti a caccia della Peugeot

Paolo Andreucci e Anna Andreussi (Peugeot 208 T16)
SENIGALLIA – La tradizione dice Scandola, la classifica Andreucci. La 23° edizione del Rally dell'Adriatico vale come quarta tappa del Campionato Italiano (CIR) e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SENIGALLIA – La tradizione dice Scandola, la classifica Andreucci. La 23° edizione del Rally dell'Adriatico vale come quarta tappa del Campionato Italiano (CIR) e sono in palio i punti delle gare 7 e 8. Gli iscritti sono 59 e la novità di quest'anno è la partenza da Senigallia con la sua spiaggia di velluto. Cingoli resta il quartier generale, così come Jesi per il Parco assistenza. Le cronometrate delle due tappe del rally sono equamente distribuite sulle giornate di sabato e domenica per un totale di 12 speciali, pari a 121,290 chilometri su un tracciato totale di 566,490 chilometri.


Umberto Scandola assieme a Guido D'Amore (Skoda Fabia R5) hanno vinto gli ultimi tre Rally dell'Adriatico (organizzato da PRS Group), ma nella generale sono terzi, anche grazie alla mancata partecipazione di Alessandro Perico e Mauro Turati (Peugeot 208 T16) alla 100° Targa Florio. Insomma: devono inseguire, ma il secondo posto è lontano appena 1,75 punti.

I campioni italiani in carica Paolo Andreucci e Anna Andreussi (Peugeot 208 T16) si sono imposti “solo” due volte in questo Rally, l'ultima nel 2012. Al “giro di boa” del CIR (rally complessivamente), la coppia vincente si presenta con un vantaggio di quasi 14 punti sui secondi, Giandomenico Basso e Lorenzo Granai (Ford Fiesta): un margine decisamente rassicurante che i due alfieri della scuderia francese possono cominciare anche a pensare di “amministrare”.

Uno degli spunti interessanti della tappa marchigiana del CIR (che proseguirà in luglio non troppo lontano, con il Rally di San Marino) è l'alimentazione della vettura di Basso: guiderà una “normale” auto dell'Ovale Blu a benzina anziché a GPL come ha fatto in questo avvio di campionato e nelle ultime due stagioni. Al volante della “sua” auto a gas petrolifero liquefatto ci sarà Simone Campedelli, che debutta così sulla Fiesta R5 dopo essere stato finora al volante di una vettura del Leone. Lo spettacolo è assicurato, anche perché quello Adriatico è il primo rally del CIR che si disputa su terra e potrebbe riservare qualche sorpresa, anche legate alla scelta ed alla tenuta degli pneumatici.

  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino