Liberty Media e FIA tenevano le dita incrociate in queste ultime ore, ma quando è arrivata la notizia che la persona del team McLaren influenzata, dopo i dovuti test,...
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Dunque, una notizia pesante per tutta la F1 la non partecipazione della McLaren al primo GP stagionale. Troppo ottimismo da parte degli organizzatori australiani che oggi hanno aperto al pubblico, numerosissimo, l'accesso alla corsia box per il tradizionale pit-walk. La Formula 1 a questo punto si deve chiedere se sarebbe eticamente sportivo proseguire senza uno dei propri team, colpito da un evento di forza maggiore. Il tutto dopo aver spinto per disputare comunque l'evento sul circuito dell'Albert Park, con l'accensione dei motori prevista domani per le prove libere. Del resto, nei giorni passati, Ross Brawn, direttore esecutivo di Liberty Media, aveva affermato che la competizione si sarebbe fermata già nel caso una delle scuderie non avesse potuto raggiungere Melbourne per le restrizioni sui voli.
"La squadra era preparata a questa eventualità e sta cooperando con le autorità locali per investigazioni e analisi", si legge nella nota diffusa dalla McLaren. Zak Brown e Andreas Seidl, rispettivamente amministratore delegato e team principal, hanno informato Liberty Media e la FIA di questa scelta. Che è un atto di responsabilità: non solo per tutelare lo staff della stessa McLaren, ma anche per gli altri partecipanti, il pubblico e le altre personalità dell'ambiente F1.
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Il Mattino