Multe, da gennaio sconto per quelle più alte. Diminuiranno solo per importi superiori a 250 euro

Un'automobile con parecchie multe accumulate sul parabrezza
ROMA - Dal primo gennaio 2021 ci sarà un mini-sconto sulle sanzioni al Codice della strada, ma solo per gli importi superiori a 250 euro, mentre resteranno invariati gli...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ROMA - Dal primo gennaio 2021 ci sarà un mini-sconto sulle sanzioni al Codice della strada, ma solo per gli importi superiori a 250 euro, mentre resteranno invariati gli importi per divieti di sosta (42 euro), mancato uso delle cinture di sicurezza (83), utilizzo del cellulare alla guida (165). Lo rende noto l'Associazione sostenitori Polstrada (Asaps), spiegando che con la divulgazione dell'indice dei prezzi al consumo si è chiuso il cerchio sulla procedura che impone l'adeguamento biennale delle sanzioni e che dal 1993 sarebbe la prima volta in cui si avrà un decremento, anche se minimo (-0,2%), riferito al biennio 2018/2020. Diminuiranno quindi solo le violazioni più gravi, come la terza fascia nel superamento della velocità (oltre 40 e fino a 60 km/h, con sanzione che passa da 533 a 532 euro) e la quarta (oltre 60 km/h, sanzione da 847 a 845 euro).

Le multe vanno aggiornate ogni due anno in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti. E dall'entrata in vigore dell'attuale codice della strada (1 gennaio 1993) questo è il 13/o aggiornamento degli importi. Al primo posto nella classifica dei maggiori aumenti biennali, spiega l'Asaps, c'è quello stabilito dal decreto ministeriale del 22 dicembre '98 con +21,2%, seguito dal decreto del 28 dicembre 1996, con un +17,5% che riguardava però l'indice dei prezzi al consumo di quattro anni e non di due. "Nel 2021, in un momento molto difficile per il nostro Paese - rileva il presidente dell'Asaps, Giordano Biserni - avremo un minimo decremento e attendiamo il decreto ministeriale per permettere gli adeguamenti dei sistemi informatici degli organi di polizia stradale, nella speranza non arrivi l'ultimo giorno dell'anno".

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino