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A Barcellona li hanno già ribattezzati “eroi”. Sono i nuovi modelli con i quali Cupra elettrificherà progressivamente la gamma, interamente a zero emissioni con il 2030. Sono i Suv Terramar, la prima plug-in della casa con il tribale ramato e allo stesso tempo l’ultimo modello con motore a combustione del costruttore spagnolo controllato da Seat e di proprietà del gruppo Volkswagen, e i veicoli elettrici Tavascan (un Suv coupè) e UrbanRebel (una compatta metropolitana). Quattro anni dopo il lancio del marchio, il dodicesimo del colosso tedesco, Cupra ha richiamato i giornalisti a Terramar, dove si trova il parabolico circuito di Formula 1 ormai in disuso e dove tutto aveva avuto inizio, quando il Ceo della casa catalana era il manager milanese Luca De Meo.
Il suo successore, all’epoca il suo braccio destro, è Wayne Griffiths, mentre lo stratega, allora come oggi, è Antonino Labate.
Circa la Tavascan, le cui dimensioni esterne non sembrano troppo differenti, Cupra ha detto praticamente niente. Il modello sul quale ha rivelato di più è la UrbanRebel, una intrigante auto da 403 centimetri di lunghezza dalle forme originali e, almeno nella sua declinazione top di gamma, anche sportiva. Con l’unità più potente, da 226 cavalli, sarà in grado di schizzare da 0 a 100 km/h in 6,9’’. Rispetto agli altri modelli commercializzati finora dal gruppo e sviluppati sulla piattaforma Meb, la UrbanRebel si distingue per la trazione anteriore. Difficile ipotizzare prezzi, ma è già certo che questo non sia il modello che il gruppo intende portare sul mercato con un prezzo di circa 20.000 euro. Quello avrà un altro marchio e sarà più corto di qualche centimetro.
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Il Mattino