OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Entrare nelle grazie di Helmut Marko, responsabile del programma Junior Red Bull nonché consigliere del team F1 diretto da Christian Horner e dell'Alpha Tauri (prima Toro Rosso) da sempre, non è affatto semplice. Un giovane pilota deve dimostrare di essere veloce, molto veloce, di rispettare le regole della "casa", di non avere manager o genitori invadenti attorno a lui. Dopo di che, Marko forse (forse) ti inserisce tra i suoi preferiti e a quel punto il giovane avrà le stagioni, dalla F4 in su, pagate. Ma al primo sgarro, ai primi risultati non soddisfacenti, Marko senza pietà, senza dare una seconda chance, ti taglia. Fine dei sogni. Da qualche anno, Juri Vips, un giovanotto estone che aveva vinto nel 2017 il campionato tedesco di F4, era riuscito a convincere Marko ad investire su di lui. Distintosi in F3, poi in F2 dove corre tuttora, ha potuto provare la Red Bull F1 (anche nelle prove libere del recente GP di Spagna) e in alcune occasioni è stato anche il pilota di riserva. Deve sentirsi sulla luna un giovane che riesce a guidare la Red Bull diventando anche parte del programma di sviluppo F1 al simulatore della squadra con sede a Milton Keynes. Ma lo scivolone è sempre dietro l'angolo.
Vips mentre partecipava su Twitch, una piattaforma in streaming molto popolare tra i giovani, a un videogioco di guerra in cui vi era anche Liam Lawson, altro giovane pilota Red Bull che milita in F2, si è lasciato andare a gravissime affermazioni razziste definendo un "nemico" nel gioco "bitch nigger".
Il Mattino