F1 2019 - Due podi esaltano l'incredibile stagione della Toro Rosso

Il team Toro Rosso F1 con di spalle Daniil Kvyat
E' stato un anno indimenticabile quello della Toro Rosso, capace di conquistare il sesto posto nella classifica costruttori con ben 85 punti e a sole 6 lunghezze dalla...

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E' stato un anno indimenticabile quello della Toro Rosso, capace di conquistare il sesto posto nella classifica costruttori con ben 85 punti e a sole 6 lunghezze dalla Renault. Una stagione che ha visto la STR14 salire sul podio per ben due volte e con due piloti diversi: Daniil Kvyat, terzo a Hockenheim, e Pierre Gasly , secondo a San Paolo. Risultati travolgenti considerando anche che sono arrivati da due piloti che erano stati bocciati da Helmut Marko, col russo addirittura ripescato dopo un 2018 sabbatico, e il francese retrocesso dalla Red Bull a stagione in corso.


La Toro Rosso è rimasta compatta e grazie alla bontà del telaio della STR4 e a un motore Honda sempre più competitivo, ha concluso in zona punti sedici volte su ventuno Gran Premi. Il bottino più grosso lo ha incassato a Hockenheim, 23 punti derivanti dalla terza posizione di Kvyat e dalla sesta del rookie Alexander Albon, poi passato in Red Bull. Il contributo del debuttante anglo-thailandese è stato altrettanto eccezionale. Per Gasly invece, la seconda posizione di San Paolo rappresenta il miglior risultato assoluto in carriera, neanche con la Red Bull vi era riuscito. Sul podio, la Toro Rosso non vi saliva da quel mitico Gran Premio di Monza del 2008 quando Sebastian Vettel dopo una incredibile pole sul bagnato era anche riuscito a vincere la corsa.

Da questi risultati, la Toro Rosso ripartirà nel 2020 con l'obiettivo di puntare ancora più in alto. Peccato, però, che cambierà nome in Alpha Tauri e per le statistiche vorrà dire che la storia della Toro Rosso si fermerà al 2019. Alpha Tauri, nome che a quanto pare non piace a nessuno , è stato fortemente voluto direttamente da Dieter Mateschitz per portare in giro per il mondo il marchio fashion della Red Bull. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino