Aveva suonato le campane per tutte le settimane invernali Cyril Abiteboul, team principal Renault, meditando la vendetta nei confronti della Red Bull dopo mesi e mesi di litigate...
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Come è andata lo sappiamo tutti. La Renault, invece di progredire con i risultati e confermare il quarto posto nella classifica costruttori, si è piazzata quinta rischiando di venire superata dalla Toro Rosso-Honda, venendo battuta dalla McLaren che impiega motori Renault, e risultando anni luce distante dalla Red Bull-Honda, con la power unit giapponese affidabile come non mai al contrario di quella francese. Una debacle totale.
Abiteboul aveva sacrificato Carlos Sainz puntando su un top driver come Daniel Ricciardo, pensando così di poter avvicinare Ferrari e Mercedes, ma il pilota australiano avrà rimpianto di non essere rimasto in Red Bull. Soltanto otto volte su ventuno gare ha concluso in zona punti, miglior risultato il quarto posto di Monza per un totale di 54 punti, nono in classifica. Nico Hulkenberg ne ha totalizzati 37, miglior piazzamento la quinta posizione a Monza, l'unico circuito sul quale le RS19 si sono distinte. Abiteboul ha poi pensato di buttare a mare anche Hulkenberg per prendere Esteban Ocon, un francese in un team francese, il massimo per la Renault. Ocon nel 2019 non ha corso, il suo talento è indubbio, ma vedremo se vale quanto Hulkenberg. Intanto, a ridersela è stato Sainz che per tutto l'anno si è messo dietro la Renault...
A pagare la stagione disastrosa è stato Nick Chester, il progettista, lasciato libero e che pare diretto verso la Williams. Abiteboul invece, rimane anche se sono stati aumentati i poteri decisionali del quattro volte campione del mondo Alain Prost, non più semplice "figurina" da mostrare, ma con un ruolo che potrebbe ricordare quello di Niki Lauda in Mercedes. Tornando agli ingegneri, Renault ha assunto Pat Fry, ex McLaren e Ferrari, oltre all'aerodinamico Dirk De Beer. A Ricciardo e Ocon non resta che sperare... Leggi l'articolo completo su
Il Mattino