Ferrari Enzo, sbanda sul bagnato e sono danni milionari. È successo in Olanda, l'auto andrà ricostruita completamente

La Ferrari Enzo completamente distrutta nell'incidente
BAARN - È il sogno di ogni fotografo dilettante o professionista: essere sul luogo di un evento unico, pronto a scattare ciò che gli altri fanno fatica a percepire...

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BAARN - È il sogno di ogni fotografo dilettante o professionista: essere sul luogo di un evento unico, pronto a scattare ciò che gli altri fanno fatica a percepire anche solo osservando. Qualcosa di simile è successo a Jeffrey de Ruiter, un reporter olandese che passando nei pressi della cittadina di Baarn si è trovato davanti ad una scena che per un appassionato di auto è non solo rara ma anche impattante emotivamente: la distruzione di una Ferrari Enzo da oltre 3 milioni di euro.

Nei Paesi Bassi ne circolavano tre, preziosi 'gioielli' di Maranello da custodire in garage blindati, da lucidare con i guanti bianchi - come si fa con l'alto antiquariato o con l'argenteria - e soprattutto da guidare con grande attenzione, vista l'esuberante potenza (660 Cv) del V12 6.0 senza sistemi di controllo della stabilità e della trazione, come si usava al momento del lancio nel 2002. Ora - si legge sul sito netherlandsnewslive.com che ne ha riferito - ne circoleranno per lungo tempo solo due.

Come efficacemente descritto dalle foto di de Ruiter nel suo sito Instagram, la berlinetta Ferrari pur proteggendo il pilota con la sua struttura di sicurezza e l'airbag, ha subito gravissimi danni alla meccanica e alla carrozzeria per l'urto contro un albero, probabilmente a seguito della perdita di controllo sul bagnato.

Le strutture in carbonio e gli altri elementi ottenuti da fusioni 'racing' - per arrivare a contenere il peso in soli 1.255 kg - richiederanno lunghe e complesse riparazioni e sostituzioni, con tecnologie che solo pochi centri specializzati e autorizzati dalla Casa di Maranello possono offrire. Il conto che l'anonimo proprietario sarà certamente uno dei più elevati che un perito o un comune carrozziere possano immaginare, proporzionale non solo al nostro della Ferrari Enzo ma alla necessità di preservarne il valore futuro.  

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Il Mattino