MONZA - Un quattro volte campione del mondo nel ruolo di scudiero. Sebastian Vettel lo è stato, a Spa, dando il suo contributo per il primo trionfo in Formula 1 del...
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«Non avevo il ritmo, faticavo a sfruttare al meglio i pneumatici, cosa che normalmente non è un problema», ha spiegato. «Soffrivo in percorrenza di curva, questo ha permesso ad Hamilton di avvicinarsi e non ho potuto contenerlo a lungo. Ho cercato di fargli perdere tempo per dare a Charles un po' di margine. Alla fine è stato sufficiente». Raggiunto anche da Valtteri Bottas sull'altra Mercedes, Vettel è tornato ai box per effettuare un secondo cambio gomme e terminare quarto al traguardo. Unica consolazione, il giro più veloce. «Sono felice per il team, non per me stesso», ha poi confessato. Normale, per un pilota del suo calibro. Di sicuro Vettel ha dato prova di grande professionalità, nel giorno che per lui ha segnato un intero anno a secco di successi. Ha preferito restare in disparte nella foto celebrativa di gruppo (lo si scorge in ultima fila), lasciando la meritata scena a Leclerc che ha riconosciuto: «Seb è stato davvero generoso, senza di lui avrei avuto molta più difficoltà a vincere. Lo ringrazio», ha riconosciuto Leclerc.
«Ha aiutato il compagno e ha dimostrato ancora una volta che si può fare gioco di squadra», ha invece ribadito il team principal Mattia Binotto, aggiungendo che l'ordine impartito dal muretto «non è stato facile». Ma necessario, per il bene della Ferrari che aveva un enorme bisogno di questa gioia. E ora c'è già Monza, probabilmente il circuito più congeniale dell'intero calendario alle caratteristiche della SF90. Per la scuderia di Maranello è la chance perfetta di ripetersi, per Vettel di mettere a sua volta la propria firma in questo campionato. Tornando sul gradino più alto del podio, potrebbe lanciare un segnale importante. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino