Gli ingegneri Ferrari pronti a dare il via agli sviluppi per la SF1000

Charles Leclerc con la SF1000 ai test di Barcellona dello scorso febbraio
MARANELLO - I test pre campionato della Formula 1 che si erano svolti a Barcellona lo scorso febbraio, avevano fatto sorgere più di una perplessità riguardo la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MARANELLO - I test pre campionato della Formula 1 che si erano svolti a Barcellona lo scorso febbraio, avevano fatto sorgere più di una perplessità riguardo la competitività della Ferrari 2020. La cancellazione del Gran Premio di Melbourne per l'arrivo del Coronavirus e l'annullamento delle successive gare, ha di fatto congelato ogni possibilità di capire il reale valore della SF1000 di Sebastian Vettel e Charles Leclerc. Tra l'altro, con l'attività lavorativa bloccata fino al 3 maggio, il reparto corse di Maranello è a riposo. Ma da casa, gli ingegneri non sono stati con le mani in mano e con l'ormai famoso smart working si sono dati da fare per cercare di migliorare al computer quelli che sono stati i punti oscuri emersi nei sei giorni di prove in Catalogna.


Sono così stati programmati, per quando si tornerà in azienda, novità per il retrotreno della monoposto, comprendenti il fondo, l'alettone, il diffusore. Sotto la lente di ingrandimento anche il musetto della SF1000. Stranamente infatti, la Ferrari si era presentata con un fronte piuttosto largo a differenza di Mercedes e Red Bull, McLaren e Renault, e sembra che si sia deciso di optare per una soluzione similare, bocciando quindi il progetto originale. Importante sottolineare però, che il musetto deve essere omologato prima di essere portato in pista, e lo si può fare soltanto con un crash test FIA che in questo periodo non sembra essere di facile attuazione. Per quanto riguarda la power unit, secondo indiscrezioni si parla di migliorare la fase della combustione. Vedremo quindi come si comporterà la Ferrari con questi primi sviluppi in attesa di vederla in pista, magari nel primo weekend di luglio con il Gran Premio di Austria che potrebbe aprire la stagione 2020.
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino