NEW YORK - General Motors fa causa a Fca, accusandola di averla danneggiata manipolando le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro con il United Auto Workers fra il 2009...
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La causa ha come effetto immediato quello di appesantire i titoli delle due case automobilistiche a Wall Street, con Fca che arriva a perdere fino al 3,4% e Gm il 2,4%. Nell’azione legale Gm accusa Fca di essersi impegnata nel portare avanti un disegno di corruzione che ha «minato l’integrità del processo di contrattazione collettiva e causato sostanziali danno a Gm», spiega la casa automobilistica guidata da Mary Barra. «Puntiamo a ottenere sostanziali danni»: i fondi che Gm recupererà saranno investiti negli Stati Uniti a beneficio dei dipendenti di Gm e della creazione di posti di lavoro, spiega Craig Glidden, il responsabile legale del costruttore. La causa prende di mira Fca e tre suoi ex manager, che si sono già dichiarati colpevoli e condannati al carcere.
Fca si è sempre detta estranea ai fatti, non al corrente della cospirazione fra tre suoi ex manager con funzionari del Uaw. Il Dipartimento di Giustizia indaga da anni su una possibile corruzione nel sindacato ed è uscito allo scoperto nel 2017 con i tre ex manager di Fca per aver pagato funzionari del Uaw così da mantenerli «grassi, stupidi e contenti». L’inchiesta di corruzione all’interno del sindacato si è poi allargata arrivando fino al presidente Gary Jones, al momento in aspettative.
Nel commentare le accuse di Gm a Fca, il Uaw precisa di aver intrapreso iniziative per prevenire che una mala gestione finanziaria di ripeta. E fa riferimento alla figura di Alphons Iacobelli, l’ex della Fca che negoziava con il Uaw. «Siamo fiduciosi» nel fatto che i contratti negoziati negli ultimi dieci anni non sono stati compromessi dalla «cattiva condotta di Iacobelli o di altri membri del sindacato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino