SESTRIERE - Motori imballati, ruote che slittano, auto intraversate, lunghe code, bimbi che piangono e mamme che si allarmano, mentre il babbo cerca in qualche modo di far...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per evidenziare una volta di più la sostanziale diversità di comportamento delle auto in relazione alla gommatura e alla temperatura (il “confine” è fissato a 7 gradi), le principali associazioni di categoria (Assogomma e Federpneus) organizzano sin dal 2004 vere e proprie campagne di educazione stradale, grazie alle quali la situazione, negli ultimi anni, è molto cambiata: i dati di mercato indicano infatti che la percentuale di pneumatici invernali venduti in Italia in un anno è di circa un terzo del totale, ovvero 10 milioni di pezzi su 30. Appena 15 anni fa, a parità di vendite, raggiungevano a stento il milione.
L’ultimo stage s’è svolto sulle nevi del Sestriere. Alfa Stelvio, Giulietta, MiTo, Maserati Ghibli e Volvo V90 le auto a disposizione, gommate con pneumatici estivi e invernali forniti da Bridgestone, Continental, Goodyear, Michelin e Pirelli. I test comparativi hanno evidenziato differenze sostanziali nel comportamento delle auto, in relazione a frenata, accelerazione, tenuta in curva. In salita, su fondo innevato e gomme estive, è impossibile (o comunque molto difficile) ripartire. In discesa, alla modesta velocità di 25 km/h, la gommatura estiva montata sulla Ghibli ha allungato mediamente lo spazio di frenata da 8 a 10 metri.
In accelerazione, con la piccola Alfa MiTo, l’auto munita di gomme estive è riuscita a passare da 5 a 20 km/h in 6 secondi, mentre con le invernali ne ha impiegati 3,7. I test sono risultati utili anche per sfatare il mito dei Suv 4x4 inarrestabili: in realtà le ruote alte e la trazione integrale a nulla servono se non unite alla giusta gommatura. Lo hanno dimostrato le difficoltà incontrate dalla Stelvio Q4 con gomme estive: partenze in salita e frenata su neve e ghiaccio risultano compromesse, così come i cambi di direzione su tratti un po’ più veloci. Con le invernali, invece, tutto avviene in sicurezza. Altra smentita: non è vero che basti montare le invernali soltanto sull’asse di trazione. Il test con la Giulietta a gommatura mista ha dimostrato che in curva, anche a 30 km/h, il rischio testacoda è elevatissimo.
Le gomme invernali, però, non sono tutte uguali. Si distinguono in due categorie, quelle marcate con la scritta sovrimpressa M+S (Mud&Snow, fango e neve) e quelle con la scritta M+S e il pittogramma alpino simbolo d’una montagna con tre cime e con un fiocco di neve al centro. La marcatura delle prime è un’autocertificazione del produttore (ammessa dalla normativa), mentre la seconda indica che le gomme hanno superato i test d’omologazione previsti dall’Ue, e per questo sono consigliate da Assogomma. In alternativa a estive e invernali ci sono poi le All Season, adatte a tutte le stagioni. Ma Fabio Bertolotti, che di Assogomma è il direttore, puntualizza: «Da un punto di vista normativo non esistono, perciò consigliamo i due treni di gomme, invernali e estive, da montare il 15 novembre e il 15 aprile». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino