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TORINO - Nel mese di agosto nei mercati dell’Unione Europea, Paesi Efta e Regno Unito sono state immatricolate - secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei - 724.710 auto, il 18,1% in meno dello stesso mese del 2020. Complessivamente da inizio anno le immatricolazioni sono 8.188.886, il 12,7% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso, fortemente colpito dall’epidemia. Sul mercato dell’ auto, stremato dalla pandemia, sta arrivando un’altra stangata: la crisi dei semiconduttori che sta interessando in maniera sempre più grave anche la produzione di auto». Lo sottolinea il Centro Studio Promotor. «Dai dati diffusi all’Acea per il periodo gennaio-agosto - spiega - nell’Europa Occidentale (Ue+Efta+Uk) le immatricolazioni sono aumentate del 12,7% rispetto allo stesso periodo del 2020. Questo confronto è però fuorviante in quanto il dato del 2020 era stato fortemente penalizzato dalla pandemia e quindi un rimbalzo nel 2021 era assolutamente scontato, ma questo rimbalzo non riflette certamente la situazione reale del settore dell’ auto. Per avere un quadro veritiero occorre fare il confronto tra il 2021 e il 2019, anno precedente la pandemia.
Da questo confronto emerge che, rispetto allo stesso periodo del 2019, nel gennaio-agosto 2021 il mercato dell’ auto nell’Europa Occidentale ha registrato un calo del 24,4%, mentre alla fine del primo semestre di quest’anno il calo era del 23%.
Da evidenziare infine che il gruppo Stellantis ha immatricolato nel mese di agosto in Europa, Paesi Efta e Regno Unito 122.836 auto, il 29,4% in meno dello stesso mese del 2020. La quota è pari al 16,9% a fronte del 19,7%. Da inizio anno le immatricolazioni sono 1.684,112, il 14,8% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso con la quota che passa dal 20,2% al 20,6%.
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