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Mobilità sostenibile anche per i diversamente abili per i quali occorre aprire un tavolo tecnico con l’amministrazione pubblica per snellire e uniformare le procedure per le patenti speciali, affrontando temi medici, fiscali ed anche tecnologici per attuare la digitalizzazione delle pratiche: è l’esplicita richiesta emersa in Friuli Venezia Giulia al termine del convegno che si è tenuto a San Giovanni di Casarsa della Delizia (Pordenone) organizzato dall’associazione Laluna insieme a Unasca (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica) e Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
A rendere necessario questo confronto lo impone lo scenario di riferimento: attualmente in Italia, infatti, risultano in vigore oltre 160mila patenti B speciali e solo lo scorso anno ne sono state concesse 2.400 nuove in tutta Italia.
Per Giuseppe Guarino, Segretario Nazionale di Unasca: “Si tratta di una realtà che vede impegnata da tempo Unasca con progetti promossi sui temi dell'inclusività delle persone con disabilità, con corsi di formazione per le autoscuole e studi di consulenza e, grazie al sito unascabile.it, un elenco di tutte le autoscuole attrezzate con macchine speciali per persone con disabilità.”
E sulla necessità di un confronto con l’amministrazione pubblica si è soffermato anche Francesco Osquino, presidente de Laluna e Vice Segretario Nazionale Unasca coordinatore progetto Unascabile: “Da sempre lavoriamo per sensibilizzare e aumentare l’autonomia delle persone con disabilità per agevolarne così la mobilità ed aumentarne il grado di autonomia.
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Il Mattino