Mobilize by Renault Group: oltre il trasporto, il panorama automotive cambia prospettiva

Clotilde Delbos, numero uno di Mobilize
«Non vogliamo vendere veicoli, ma il nostro vantaggio è saperli fare» un paradosso solo apparente quello di Clotilde Delbos, numero uno di Mobilize, il quarto...

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«Non vogliamo vendere veicoli, ma il nostro vantaggio è saperli fare» un paradosso solo apparente quello di Clotilde Delbos, numero uno di Mobilize, il quarto marchio del gruppo Renault che punta dritto al mondo dei servizi con la forza e la consapevolezza che la mobilità passa inevitabilmente per l’automobile, un bene che è sempre meno “materiale” e acquistato, ma è sempre più virtuale e vissuto come servizio. Insomma, “Beyond automotive” (oltre l’automobile) come recita il motto, ma attraverso l’automobile agevolandone l’utilizzo e riducendone l’impatto ambientale. Un marchio di mobilità non è certo una novità per una casa automobilistica, ma nessun altro ha tra i propri pilastri non solo i veicoli e la parte finanziaria, ma anche l’energia e i dati, due beni dal valore gigantesco che transitano sempre di più all’interno dei veicoli e il cui potenziale strategico e di business è enorme. Non a caso al vertice di Mobilize c’è una come la Delbos, detentrice dei cordoni della borsa dell’intero Gruppo visto che ne è il chief financial officer ed è il chairman della finanziaria RCI Banque. E non è un caso che sia stata proprio lei a reggere la Renault durante l’interregno durato da gennaio a luglio 2020 che ha portato Luca De Meo al timone della casa francese.



Insomma, una figura forte per sviluppare un nuovo modo di fare denaro con le automobili di fronte alle nuove esigenze dei consumatori, alle sfide legislative e dell’ambiente e all’ambizione di Renault di raggiungere la neutralità di CO2 entro il 2040. Mobilize è l’unico marchio di mobilità che può contare su 4 modelli elettrici specifici presenti all’interno di ecosistemi articolati attraverso leasing, noleggio, car sharing (con il servizio Zity già attivo in Italia), ride hailing e anche abbonamento. Il fulcro principale sono i concessionari, che hanno così l’opportunità di cambiare il loro modello di business e rafforzare il ruolo di riferimento sul territorio. Ci sono poi partner ad alto contenuto di innovazione come Bipi, start-up spagnola della car subscription (auto in abbonamento) acquisita lo scorso luglio, già attiva in Italia e con un portafoglio di oltre 10mila clienti. Le parole d’ordine sono flessibilità e digitalizzazione. E qui subentra il rapporto con i clienti attraverso i dati e l’app, uno strumento entrato nella consuetudine e nella fruizione dei servizi, di qualsiasi tipo.



Tra questi ci sono quelli di ricarica, ma per Mobilize energia vuol dire non solo colonnine, ma soprattutto la gestione delle batterie, sia quando sono dentro la vettura sia quando ne saranno fuori per generare ulteriore valore, dapprima in altri utilizzi e infine recuperando tutti i preziosi materiali di cui sono composte per farne altre batterie. Una visione dunque circolare, di chi non vuole vendere veicoli, ma sa come farli per renderli davvero sostenibili.

 

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Il Mattino