ROMA - La McLaren P1 è stata consegnata al suo primo cliente. Si tratta naturalmente di un facoltoso signore britannico del quale non si conosce l’identità, ma di sicuro che...
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Da 0 a 300 km/h in 16,5 secondi. L’occasione è stata propizia per rivelare i dati definitivi di questa vettura che, per tecnologia e prestazioni, è più vicina alla monoposto di Hakkinen che ad un’altra qualsiasi vettura stradale. Il perché è presto detto: il suo V8 3,8 litri biturbo genera 736 cv e, insieme all’elettrico da 132 kW dà origine a un sistema sistema ibrido che genera un totale di 916 cv e 900 Nm. Pronti per perdere il fiato? La McLaren accelera da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi, da 0 a 200 km/h in 6,8 secondi e taglia il traguardo dei 300 km/h in 16,5 secondi, ovvero ben 5,5 secondi in meno di quanto fosse capace di fare la leggendaria F1. E non va oltre 350 km/h solo per decisione dell’elettronica.
0-100-0 km/h in 102 metri. Ma forse ancora più incredibili sono gli spazi di frenata: da 100 a 0 km/h ci vogliono 30,2 metri e 2,9 secondi, da 200 ci vogliono 116 metri e 4,5 secondi, da 300 km/h la P1 si arresta in 6,2 secondi e 246 metri. Alla P1 bastano solo 102 metri per accelerare da 0 a 100 km/h e poi fermarsi. Merito in particolare degli speciali pneumatici Pirelli, dell’impianto frenante Akebono con dischi carboceramici ricoperti di carbonato di silicio e dell’aerodinamica attiva che, agendo su l’apertura dei deflettori e l’inclinazione degli spoiler, modifica il carico aerodinamico senza però mai superare i 600 kg che si raggiungono già a 257 km/h.
Efficienza complessiva strabiliante. Ma la McLaren P1 è un progetto affascinante per ogni componente oltre che un prodotto nel quale si mescolano tecnica d’elite e lavoro artigianale che impegna 82 addetti e una media di 17 giorni per ogni esemplare. Il telaio, tutto in fibra di carbonio e realizzato in casa, pesa solo 90 kg ed è composto di soli 7 pannelli ricavando alle spalle dell’abitacolo una tasca all’interno della quale c’è la batteria gli ioni di litio composta da 354 celle, pesante 96 kg e ricaricabile in 2 ore e 10 minuti.
Viaggia anche a zero emission. Tecnicamente dunque siamo di fronte ad un’ibrida plug-in capace di marciare ad emissioni zero per 11 km fino a 160 km/h. E grazie anche a questa possibilità, al peso ridotto sotto i 1.400 kg e all’aerodinamica super efficiente studiato nella stessa galleria del vento delle monoposto, la P1 consuma nel ciclo medio 8,3 litri/100 km pari a 194 g/km di CO2. La prima McLaren P1 è verniciata in Volcano Yellow con parti in carbonio a vista, giusto per la cronaca. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino