OSLO - E' la Norvegia il primo Paese europeo da cui partono da oggi i primi ordini per la nuova Opel Ampera-e. Questa inedita vettura elettrica, che del precedente modello...
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La scelta della Norvegia non è casuale: questo è infatti il mercato europeo più maturo per i veicoli elettrici e presto vedrà circolare sulle proprie strade ben 100mila EV. Politiche di successo come l'abolizione delle imposte sull'acquisto di vetture elettriche, l'esenzione dall'Iva, la riduzione del bollo auto, l'assenza di pedaggi sulle strade a pagamento e sui traghetti, il parcheggio gratuito nelle città, l'accesso alle corsie riservate al trasporto pubblico e una riduzione del 50% delle imposte sulle automobili aziendali hanno infatti spinto i norvegesi a privilegiare l'acquisto di veicoli elettrici. Da diversi anni la quota delle immatricolazioni di vetture elettriche in Norvegia è la più elevata del mondo, avendo raggiunto il 22% nel 2015 con punte superiori addirittura al 30% in alcune zone del Paese.
La curva di produzione di Ampera-e sarà incrementata progressivamente, per cui nei primi mesi questa auto sarà disponibile solo in un limitato numero di esemplari. Le prime vetture saranno consegnate in Norvegia nella primavera del 2017, seguiranno successivamente Germania, Paesi Bassi, Francia e Svizzera. La maggior parte degli altri Paesi europei - Italia compresa - si aggiungerà nella seconda metà del 2017 o nel 2018, con l'aumento dei volumi di produzione.
«Sapevamo fin dal primo giorno che la disponibilità di Ampera-e sarebbe stata limitata per via del progressivo incremento della produzione presso lo stabilimento Orion nel Michigan - ha dichiarato Peter Christian Kuespert, vicepresidente sales & aftersales di Opel Group - e abbiamo quindi deciso di frazionare l'introduzione della vettura in Europa, partendo dai Paesi dove esiste già una infrastruttura per le vetture elettriche o da quelli che hanno mostrato la volontà di essere in prima fila nell'adozione di vetture elettriche. Ma siamo flessibili - ha aggiunto Kuespert - e potremo aggiungere altri Paesi o modificare l'ordine con rapidità se un paese diventa interessante perché cambiano le condizioni politiche o vengono decisi nuovi stimoli per la mobilità elettrica».
Il Mattino