Ci ha creduto fino all'ultimo giro, alla curva finale, a un metro dal traguardo. Ma non ce l'ha fatta. Carlos Sainz aveva pensato di poter cogliere la prima vittoria in F1...
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"Sapendo della penalità a Lewis ho creduto di avere la mia opportunità per vincere. Poi, c'è stata la bandiera rossa. In quel momento ero abbastanza arrabbiato, ho ripensato alla sfortuna avuta in questa stagione e sapevo che ripartire con la mescola media usata sarebbe stato difficile. Ma mi sono messo a testa bassa per recuperare e raggiungere Gasly. Probabilmente è mancato giusto un giro, ma sono comunque super felice. Non abbiamo lasciato nulla per strada".
Una cosa, però, va sottolineata: la piazza d'onore di Sainz è un risultato da outsider, difficile da prevedere alla vigilia, ma di sicuro non fortunoso. Sia per quando mostrato al sabato sia per il passo-gara. Lo conferma anche la quarta posizione del compagno Lando Norris. "Avevamo un ritmo incredibile", ha ricordato il futuro ferrarista. I tifosi della Rossa forse hanno trovato un po' di consolazione in lui, in una domenica altrimenti "nera". E Carlos ha festeggiato il suo primo podio a caldo, visto che quello del 2019 in Brasile (curiosamente, ancora dietro a Pierre Gasly) maturò solo a tavolino. Sfruttando una penalità a... Hamilton. La McLaren invece, non vince dal 2012. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino