Sedric e Futur Center, la tecnologia del volto umano secondo Volkswagen

La Volkswagen Sedric presentata al salone di Ginevra
BERLINO – Quello che gli automobilisti di oggi non sanno ancora di volere viene immaginato a Potsdam, a pochi chilometri da Berlino. Un'ottantina di cervelli pescati da...

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BERLINO – Quello che gli automobilisti di oggi non sanno ancora di volere viene immaginato a Potsdam, a pochi chilometri da Berlino. Un'ottantina di cervelli pescati da mezzo mondo, per lo più giovani se non giovanissimi, elaborano idee, valutano prospettive e, soprattutto, ascoltano la gente. Il nuovo processo di sviluppo nasce nel Future Center, lontano dalle tentazioni della metropoli, ma a diretto contatto con una realtà quasi bucolica, vicino al fiume, in silenzio quasi ovattato, con uno spettacolare asilo a due passi.

 

Le menti del laboratorio di idee del gruppo Volkswagen sognano in grande, sono pagati per farlo, ma coinvolgono la gente. Che diventa protagonista del domani dell'auto. Sedric, il concept elettrico a guida autonoma pensato per la mobilità (più collettiva che individuale, più condivisa che privata) esibito in anteprima mondiale qualche settimana fa al Salone di Ginevra, è nato lì. E il suo rivoluzionario sistema concentrato in un solo “telecomando” con un unico pulsante è legato al sorriso di un'anziana di 82 anni, entusiasta all'idea di poter sbarcare nel futuro con un dito.

La guida autonoma, che i clienti di oggi non si potrebbero permettere ma della quale sperimentano le tecnologie che la compongono (a cominciare dal cruise control adattativo), sarà sinonimo di indipendenza. Perfino per i bambini, che i genitori non dovranno più scarrozzare agli allenamenti del calcio o al corso di danza: ce li porterà Sedric (che sta per affrontare la sua seconda uscita pubblica, al Salone di Shanghai, a fine aprile), o come si chiamerà in futuro. Papà e mamma avranno più tempo per coltivare gli hobby dimenticati da anni.

Agli anziani un veicolo come Sedric allungherà la vita attiva, mentre ai portatori di handicap spalancherà le porte di una nuova prospettiva. Proietterà anche gli ipo vedenti in una nuova dimensione: uno di loro confessa che il sogno di una vita è di accomodarsi al posto di guida e guidare al massimo della velocità in mezzo al niente. Il domani tecnologico dovrebbe sollevare da molte responsabilità gli automobilisti che oggi si stancano nel traffico.

Con sofisticato sistema di radar, lidar e telecamere (oltre 20 i sistemi di rilevamento installati su Sedric) il concept “legge” e interpreta l'ambiente. Tanto che a bordo ci si potrà divertire con il karaoke. E con tre pulsanti si farà tutto, tranne guidare naturalmente: go, stop e emergency. Fine. La nuova auto (“fino che avrà quattro ruote visibili sarà un'auto”, concordano le persone intervistate dal team del Future Center) deve essere un ambiente in cui sia piacevole trascorrere del tempo, tra l'altro rifinito con materiale naturali e sani, a cominciare dai tessuti e dalla corteccia di betulla.


Sedric è il seme piantato a Potsdam per tutti i marchi del gruppo. Ciascuno lo farà germogliare come crede. Per vederne i frutti servirà tempo, anche se testando con i potenziali clienti modelli e funzioni fin dall'inizio del processo di sviluppo, i tempi per il trasferimento nella produzione sono destinati a ridursi notevolmente. Il Future Center in riva al lago è nato per quello. Anche se qui il tempo sembra scorrere piacevolmente lento. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino