MIAMI - Storia di successo quella della Smart elettrica. Già il progetto iniziale, infatti, prevedeva una versione ad emissioni zero. Il primo studio di Smart Electric...
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La batteria era al sodio cloruro di nichel, poteva essere ricaricata almeno mille volte e garantiva un’autonomia di circa 115 km. L’accelerazione da 0 a 60 km/h era uguale a quella della versione a benzina, la velocità massima raggiungeva i 112 km/h. La seconda generazione è presentata al Mondial de l’Automobile di Parigi del 2008 e, dall’anno successivo, viene introdotta in 18 mercati sempre per raccogliere esperienze. Il successo va oltre le aspettative tanto che i mille esemplari previsti salgono a duemila. La prima Smart ED normalmente in vendita è però la terza generazione, una vettura utilizzabile senza più alcuna limitazione.
Presentata il 12 giugno del 2012 ha un propulsore con la potenza aumentata a 55 kW che spinge l’auto fino a 125 km/h e consente di accelerare fino a 60 km/h partendo da fermi in soli 4,8 secondi. La batteria è da 17,6 kWh. L’anno successivo diventa la prima elettrica venduta in Cina da un costruttore europeo, mentre in patria scala la classifica delle vendite delle vetture 100% a batterie conquistando il 40% di quota di mercato e mantenendo la leadership per tre anni di fila. Negli Stati Uniti conquista per due volte di seguito il trofeo di “Auto più ecologica degli Usa” ed entra a far parte della flotta di car2go con 1.400 vetture.
Utilizzata in tre città accumula 25 milioni di chilometri nell’impegnativo traffico quotidiano guidata da driver di ogni tipo. Daimler si è impegnata molto nella sua Deutsche Accumotive (420 addetti, 330 dei quali nello stabilimento di Kamenz) e ora sta investendo altri 500 milioni per un secondo impianto dedicato alla produzione di batterie per il Gruppo.
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Il Mattino