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«Di fatto è ormai ovvio che al di là delle Considerazioni di tipo ambientale, la rivoluzione dell’ auto a batteria semplifica talmente l’oggetto e lo rende talmente competitivo che non c’è una reale storia di alternativa. In questo momento questa tecnologia soppianta quella del motore a combustione interna, gradualmente, ma lo fa. Le date che vengono messe giù, a livello europeo e non europeo, prendono atto di una cosa che ormai è partita e che c’è». È un passaggio dell’intervento dell’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, in occasione della presentazione dello studio 100 E-Mobility Stories, promosso da Enel X Way e Fondazione Symbola. «Non dobbiamo preoccuparci di questo, l’industria cambia velocemente e richiede attenzione», «poi dopo, francamente, sappiamo tutti che ci saranno auto a combustione interna che continueranno a circolare anche nel 3000 e saranno come oggi vediamo le auto antiche».
«C’è una grande vitalità nell’industria italiana - ha osservato Starace in un altro passaggio - in tutto quello che riguarda l’indotto intorno alla mobilità ed è interessante vedere come questa vitalità continui a manifestarsi in un settore anche dopo 100 anni ha raggiunto una stabilità.
«Se entra la Ferrari in questo settore» della mobilità elettrica «quale segnale migliore?» che dimostra la «rivoluzione delle auto a batterie». Lo ha detto l’Ad di Enel Francesco Starace alla presentazione del rapporto 100 italian e-mobility stories fatto da Enel e Fondazione Symbola. Starace ha aggiunto che «non è vero che si perdono posti di lavoro, al contrario questi aumentano, è una cosa meno complessa e drammatica di quello che si pensa prima di cominciare».
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