Stellantis, 73% delle imprese componentistica prevede effetti positivi. Solo il 32% teme minori volumi fornitura in Italia

Componenti auto
TORINO - La nascita del gruppo Stellantis è un elemento di incertezza per l’industria della componentistica auto, ma per il 73% delle imprese le nozze Fca-Psa...

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TORINO - La nascita del gruppo Stellantis è un elemento di incertezza per l’industria della componentistica auto, ma per il 73% delle imprese le nozze Fca-Psa rappresentano un’operazione favorevole per lo sviluppo della filiera, soprattutto per il possibile aumento dei volumi di fornitura grazie alle piattaforme comuni (51%), ma anche per la presenza del nuovo gruppo su più mercati (25%) e per l’impulso che potrebbe essere dato alle collaborazioni tra imprese della catena di fornitura (i23%). Emerge dall’ultima edizione dell’Osservatorio sulla componentistica automotive italiana, indagine realizzata dalla Camera di commercio di Torino, dall’Anfia e dal Center for Automotive and Mobility Innovation (Cami) del Dipartimento di Management dell’Università Cà Foscari Venezia.

Domina invece la percezione dei rischi lo spostamento del baricentro decisionale verso l’estero (il 59%), mentre per un’impresa su tre la maggiore preoccupazione deriva dalla possibile riduzione dei volumi di fornitura in Italia (il 32%). L’evoluzione del rapporto di dipendenza tra i produttori di componenti e il gruppo Fca, nel 2019 mostra una riduzione, seppur contenuta, della dipendenza dal gruppo. Scendono al 73% le imprese che hanno dichiarato di avere il gruppo italo-americano, direttamente o indirettamente, nel proprio portafoglio clienti, il valore più basso registrato nell’ultimo quinquennio, mentre rimane stabile la quota di quelle per le quali il fatturato prodotto da vendite a Fca rappresenta oltre la metà dei ricavi (34%), peso tuttavia lontano dai valori riscontrati nel 2017 (41%). Scende lievemente anche la quota media dei ricavi generati da commesse del gruppo Fca (il 36,6% a fronte del 37,4% dell’anno precedente). In Piemonte, analogamente al 2018, quasi otto imprese su dieci hanno prodotto parte del proprio fatturato 2019 grazie alle relazioni con Fca, mentre cinque anni prima erano l’87%. 

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Il Mattino