Uno svedese nel deserto. Nell' e-Prix di Marrakech si impone ancora Rosenqvist con la Mahindra

Felix Rosenqvist
MARRAKECH - Nel deserto del Marocco, all’ombra dell’affascinante Marrakech, i grandi della Formula E sembravano determinati a riprendersi le luci del palcoscenico....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MARRAKECH - Nel deserto del Marocco, all’ombra dell’affascinante Marrakech, i grandi della Formula E sembravano determinati a riprendersi le luci del palcoscenico. Invece, dopo 33 giri tiratissimi, è stato ancora una volta un outsider a salire sul gradino più alto del podio conquistando il terzo E-Prix stagionale riservato alle monoposto elettriche. A dominare la gara, come era avvenuto poco più di un mese fa ad Hong Kong, è stato infatti il giovane svedese Felix Rosenqvist con un approccio maiuscolo per lucidità e concretezza. In realtà lo scandinavo non è affatto uno sconosciuto anche se non può vantare un curriculum ricco come quello di alcun avversari passati anche per il regno della Formula 1. Felix era stato il più rapido in assoluto anche nella prove precedendo il campione in carica Lucas Di Grassi in grande forma con la sua Audi dopo l’avvio deludente nel lontano Oriente. Il brasiliano aveva preceduto tutti nelle prime libere. Nella super pole che stabilisce la griglia di partenza aveva svettato invece la Renault di Buemi conquistando la nona partenza al palo della FE davanti a Sam Bird con la DS, Rosenqvist con la Mahindra, il sorprendente Lopez con la Dragon e appunto Di Grassi.

 

Partito bene e superato Lopez con una manovra decisa, Lucas è stato costretto a rientrare ai box e ad abbandonare la corsa. Davanti Rosenqvist aveva scavalcato Bird e i primi tre procedevano a pacchetto prendendo margine sugli avversari. La buona sorte voltava le spalle anche all’altra Audi poiché Abt veniva penalizzato per un contatto con la DS di Lynn e scivolava nelle retrovie. Sebastien guidava il gruppone come sa fare, con esperienza ed autorità; già prima del cambio auto, però, Felix confermava di avere quel po’ di margine che aveva mostrato nelle prove e soffiava sul collo del campione svizzero. Più indietro gli italiani confermavano che non era la loro giornata. Mortara, rimasto a lungo fermo durante le prove, attaccava con decisione Filippi spingendolo fuori pista; poi entrava in contatto anche con il compagno di squadra della Venturi.

Buona la gara di Nelson Piquet che è risalito portando la Jaguar fino al quarto posto a pochi secondi dall’ultimo gradino del podio occupato dalla DS di Sam Bird. A quattro giri dal termine è scattato l’attacco letale che Rosenqvist aveva preparato da tempo e Buemi si è arreso senza combattere. La manovra è stata perfetta, al punto e al momento giusto. Felix è uscito in staccata e si è affiancato all’interno in una fase in cui le FE hanno un equilibrio precario e se si esagera rischiano in testacoda (ricordate Hong Kong).


La Mahindra di Rosenqvist motorizzata Marelli si è scomposta, ma il pilota ha controllato e si è infilato per primo in una curva in cui all’esterno è impossibile resistere perché c’è un muretto dove in diversi hanno lasciato le ruote. Con la vittoria in Marocco Felix è in testa al Mondiale (55 punti) davanti a Bird (50). Fra i team guida Mahindra (75) precedendo DS (57). Prossima gara il 3 febbraio a Santiago del Cile.
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino