NEW YORK - Elon Musk entra nell’olimpo dell’auto, affiancando Henry Ford e Lee Iacocca. La sua Tesla - secondo alcuni calcoli - è infatti la casa...
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Lo fa ballando e improvvisando una sorta di ‘moonwalk’, anche se il suo spettacolo è ben lontano dall«esibizionè di Jack Ma vestito da Michael Jackson per i dipendenti di Alibaba. Musk non nasconde l’entusiasmo per l’importante risultato, forte del quale annuncia che Tesla produrrà in Cina anche il Model Y. Nel paese, aggiunge Musk, sarà anche aperto un centro di design con l’obiettivo di creare una vettura originale destinata al mercato mondiale. Un annuncio storico sintomo del cambio dei tempi, con la Cina oramai protagonista del mercato delle quattro ruote elettriche. E soprattutto un annuncio che aumenta la pressione sulle altre case automobilistiche presenti in Cina e che faticano a riconvertirsi all’elettrico.
Secondo gli analisti, la svolta di Tesla nel paese è stata l’apertura di un suo impianto, che si è trasformato in un incubo per i rivali. Fino a prima del via libera alla fabbrica, l’atteggiamento dei costruttori competitor di Tesla era attendista nella consapevolezza che il colosso delle auto elettriche avrebbe dovuto effettuare un ingente investimento e aspettarne i frutti. Ma la scommessa di Musk ha, almeno per ora, avuto successo e ora Tesla sembra posizionata per sbaragliare il mercato cinese, approfittando delle difficoltà di rivali come General Motors. Proprio GM ha chiuso il 2019 con il maggiore calo della sua storia nelle vendite in Cina: sono scese del 15% dopo il calo del 10% nel 2018. Non è andata molto meglio a Ford, che ha archiviato il suo terzo trimestre con un calo delle vendite del 30% nel paese. Per Musk i dati della rivali sono un’ulteriore conferma di quello in cui crede da sempre, ovvero la superiorità dell’elettrico e la sua disponibilità anche per il grande pubblico. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino