Unasca, anche la tassa del bollo va prorogata. Nel decreto “Cura Italia” dimenticanza che va sanata

Un bollo auto
ROMA - Slittano i pagamenti per l’emergenza sanitaria ma il bollo resta da pagare, nelle dispositive governative in merito allo slittamento delle imposte non si fa menzione...

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ROMA - Slittano i pagamenti per l’emergenza sanitaria ma il bollo resta da pagare, nelle dispositive governative in merito allo slittamento delle imposte non si fa menzione della tassa automobilistica. Unasca, l’associazione nazionale degli studi di consulenza automobilistica e delle autoscuole che rappresenta la principale Associazione di categoria delle Autoscuole, delle Scuole Nautiche e degli Studi di Consulenza Automobilistica, stima che che del mese di marzo circa il 6% dei proprietari di veicoli dovrà effettuare il versamento pena l’applicazione di gravose sanzioni e altrettanto avverrà nel mese di aprile.


“Anche la tassa automobilistica va prorogata - chiedono in una nota dall’Unasca -. Pagare ora il bollo sarebbe un danno per cittadini e imprese al quale si aggiungerebbe la beffa di non poter utilizzare il mezzo di cui si sta corrispondendo la tassa di possesso, viste le misure sempre più restrittive adottate per contenere la diffusione del virus”.

Nel cosiddetto decreto “Cura Italia” - proseguono dall’Associazione - a tutti gli effetti una vera e propria manovra per supportare cittadini ed imprese per l’emergenza Covid-19 - il Governo ha varato una serie di importanti misure ed un capitolo significativo è dedicato alla sospensione dei pagamenti e alla proroga di molti adempimenti fiscali. Il decreto ha però trascurato il rinvio della tassa automobilistica pagata da cittadini ed aziende, piccole o grandi che siamo. Essendo una tassa ad appannaggio delle Regioni e delle Province Autonome, le singole Amministrazioni possono decidere in merito”. 


In tal senso il Piemonte si è già attivato mettendo in discussione, nella riunione Giunta del 24 marzo, il rinvio dei pagamenti di marzo, aprile e maggio al 30 giugno 2020 “Pluadiamo a tale iniziativa - concludono dall’Unasca - ed invitiamo tutte le altre Regioni ad adoperarsi in tal senso. Questa misura sarebbe accolta da cittadini ed imprese come una vera e propria “manna” dal cielo in un periodo delicato come questo dove, peraltro, si è impossibilitati  ad uscire di casa”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino