Volkswagen Group, un mese a gonfie vele: le vendite ritrovano il ritmo del primato

Il simbolo Volkswagen
WOLFSBURG - Alzi la mano chi si ricorda del dieselgate. A Wolfsburg nessuno, almeno sul piano delle temute ricadute commerciali. Perché con gli 899.000 veicoli consegnati...

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WOLFSBURG - Alzi la mano chi si ricorda del dieselgate. A Wolfsburg nessuno, almeno sul piano delle temute ricadute commerciali. Perché con gli 899.000 veicoli consegnati nel mondo in maggio, in crescita del 3,1% rispetto allo stesso mese del 2016, il Gruppo Volkswagen ha riportato il consuntivo dei primi 5 mesi alla stessa quota – 4.2 milioni di consegne totali – dell'anno precedente.


Un anno – è bene ricordarlo – che aveva visto il colosso tedesco riconquistare il primo posto nel ranking mondiale dei costruttori, superando il muro dei 10 milioni di vendite annue e riprendendosi il trono che Toyota le aveva sottratto quattro anni primi. È proprio il caso di dire che non tutti i mali vengono per nuocere: l'inciampo che secondo molti analisti poteva mettere a rischio la stessa sopravvivenza del gruppo gli ha in realtà messo le ali ai piedi.

A sostenere la crescita nel quinto mese dell'anno hanno contribuito tutte le macro aree del mercato globale. In Europa le consegne sono state 393.500, di cui 120.800 a clienti tedeschi, e rappresentano un incremento del 6,5% rispetto allo stesso mede del 2016. Nel cumulato dei primi 5 mesi assume un significato particolare il +16,1% registrato nei Paesi dell'Europa centrale e orientale, con il picco del +16,6% toccato in Russia, che sembra vedere l'uscita dal tunnel della lunga crisi.

Per quanto riguarda il resto del mondo, bene le Americhe, dove al Nord sostanzialmente stabile (+1,1% a 84.300 nuove targhe, di cui 54.300 consegnate ai clienti Usa) ha fatto riscontro la netta ripresa dell'area Sud del continente, dove le 43.400 immatricolazioni di maggio rappresentano un aumento del 14.6%, definito «particolarmente incoraggiante» da Fred Kappler, capo delle vendite del gruppo. Per quanto in misura modesta (+0,9%), anche l'Asia-Pacifico ha dato segni di ripresa nel mese, dopo un avvio difficile in sintonia con il dominante mercato cinese che ha registrato un +2,5% in maggio, ma un -3,3% nel cumulato dei primi cinque mesi.

Alla buona performance mensile hanno partecipato tutti i brand di una galassia davvero articolata. Unica eccezione è Audi, in arretramento del 2,8%, mentre le migliori performance sono state registrate da Seat (+11,9%) e Porsche (+10,4%), mentre la marca che dà il nome all'intero gruppo ha chiuso con il +3,5%, seguito dal +2,4% di Skoda. Alla “festa dell'auto” hanno comunque partecipato – e con risultati importanti – tutte le “province dell'impero”: Volkswagen veicoli commerciali è cresciuta del 7,8%, e i mezzi industriali hanno fatto anche meglio: +13,1 Man e +13,7% Scania.

 

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Il Mattino