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E' ancora Toyota nel campionato WEC. Dopo la vittoria nella 1000 Km di Sebring, prova di apertura della stagione, la Casa giapponese si è ripetuta nella 6 Ore di Portimao, ma questa volta non ha raccolto una doppietta come nel circuito della Florida. Per prima sotto la bandiera a scacchi, leader indiscussa per tutta la durata della gara, è stata la GR010 di Buemi-Hartley-Hirakawa mentre la vettura gemella di Conway-Kobayashi-Lopez (che aveva vinto a Sebring) è stata costretta a una lunga sosta ai box quando occupava la seconda posizione per un problema al semiasse. Questo episodio ha permesso alla Ferrari 499P di cogliere la piazza d'onore, seppur a 1 giro di distacco dalla Toyota, con l'equipaggio composto da Fuoco-Molina-Nielsen. Per la Ferrari un positivo passo in avanti dopo la terza posizione di Sebring ottenuta sempre con lo stesso trio di piloti.
Subito dopo la partenza, l'altra 499P con al volante Calado, aveva superato Nielsen (partito non benissimo) e la Toyota di Buemi.
Per la Toyota, nonostante il guaio occorso alla seconda vettura, la conferma che l'esperienza acquisita negli ultimi anni (è stata anche una delle prime a gareggiare già con questa tipologia di regolamenti) nel Mondiale Endurance sta facendo la differenza rispetto ai nuovi arrivati Ferrari, Porsche, Cadillac e Peugeot. Nella classe GT, finale incredibile dopo ben 6 ore di corsa, con la Corvette di Catsburg che negli ultimi 10 minuti si è dovuta difendere con il coltello tra i denti dalla Ferrari condotta da un bravissimo Rovera. L'olandese alla fine ha avuto la meglio sul pilota italiano per pochissimi decimi.
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