Avanguardia, è italiano lo yacht da 500 milioni di dollari che si trasforma in cigno

Adesso, per passare dai rendering alle onde, servono 500 milioni di dollari ovvero 430 milioni di euro, ben poca cosa per il magnate russo o l'emiro arabo di turno rispetto...

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Adesso, per passare dai rendering alle onde, servono 500 milioni di dollari ovvero 430 milioni di euro, ben poca cosa per il magnate russo o l'emiro arabo di turno rispetto allo yacht da sogno che può assumere la forma di un cigno. Il progetto non è campato in aria, ma in acqua come altre geniali idee del viterbese Pierpaolo Lazzarini della Lazzarini design che ha già firmato un disco volante (una casa, in realtà) galleggiante e una Jet capsule navigante già assai richiesta.

 


 

Si chiama Ufo, ma è una casa galleggiante extralusso per metà sott'acqua

La casa galleggia, per metà sta sott'acqua e ha la forma di un disco volante. Dormire dentro un Ufo insomma è possibile. Anzi, può diventare la propria abitazione - ma anche un resort o un albergo di lusso - grazie al progetto di un viterbese.


L'aspetto più emozionante del gigantesco yacht-astronave è il "collo": la cabina di pilotaggio, lassù, anche più in alto della solita piattaforma per due elicotteri che ormai hanno tutte queste superbarche per nababbi, è collegata a un enorme braccio meccanico (ricorda quello assai più esile della stazione spaziale internazionale, il Canadarm) che solleva la cabina per aumentare inizialmente la vista panoramica e per poi depositarla in acqua e rivelare così che quella capsula ha in realtà anche la funzione del più spettacolare tender che si sia mai visto: un tenderino da 16 metri, tanto per rispettare le proporzioni con l'imbarcazione madre che è lunga 137 metri (20 in più con il braccio esteso al massimo, ovvero sempre dietro l'Azzam, 180, record della categoria, ma va bene lo stesso) e che vanta cinque ponti e due motori Rolls Royce in grado di spingerla a 18 nodi. Sessanta i passeggeri tra equipaggio e fortunati viaggiatori.

E' in questa fase - mentre si manovra il braccione meccanico - che lo yacht assume la forma di un maestoso cigno che di certo non ha mai vissuto lo status di brutto anatroccolo. Alla Lazzarini dicono infatti di non essersi ispirati ad Andersen, ma a un più recente manga giapponese degli anni 70. 

In dotazione anche due di quelle Jet Capsule che stanno facendo conoscere Lazzarini nel mondo. Ora non resta che attendere la chiamata del magnate di turno.


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Il Mattino