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Gli adolescenti sono i protagonisti della nuova vita del tendone da circo dell'istituto comprensivo 68° Rodinò a Barra, quartiere nella zona orientale di Napoli. La struttura, installata nel cortile del plesso di via Mastellone, è stata ultimata soltanto di recente grazie allo sblocco delle risorse necessarie ai lavori. Ospita, per la prima volta, attività dedicate a ragazze e ragazzi dai quattordici ai venti anni. In campo la cooperativa sociale ‘Il Tappeto di Iqbal’ insieme ad altre realtà associative per un progetto che guarda alla delicata fase di crescita dei giovani della periferia est della città.
Ha preso il via FU.T.U.R.A., progetto finanziato dal Comune di Napoli nell'ambito delle azioni per la valorizzazione e la partecipazione degli adolescenti. L'obiettivo è accompagnare i giovani nel lungo passaggio verso il mondo degli adulti e contribuire, in modo sano, alla costruzione della personalità e delle relazioni interpersonali che avviene proprio nella fase dell’adolescenza. Si riflette sul concetto di “transitabilità” per rappresentare rischi e risorse di questo delicato percorso di ogni persona.
Aggregazione, coinvolgimento dei ragazzi nella gestione e rivitalizzazione degli spazi da trasformare in veri e propri cantieri di “co-working” per ospitare iniziative così da promuovere competenze e passioni. Musica, street art, arte grafica, danza, video, social media sono strumenti per mettere al centro interessi e inclinazioni così da riconoscere e valorizzare competenze e talenti dei giovani. Questo progetto, in particolare, vuole promuovere luoghi di incontro per il tempo libero in maniera stimolante e, soprattutto, dare spazio alle capacità di auto-organizzazione e autonomia degli adolescenti. Diversi i laboratori attivati proprio in questi giorni: hip hop, corso di fotografia foro stenopeico per raccontare le attività e per parlare del quartiere di Napoli Est. Si punta, inoltre, sull’agenzia di animazione con l'obiettivo di creare le giuste competenze come animazione terapeutica, territoriale e commerciale. Spazio alle performance artistiche di circo, clownerie, break dance, parkour, acrobatica. Non manca il teatro così da promuovere creatività e pratica artistica come strumenti di espressione della propria identità.
«L'idea è quella di realizzare lo stesso schema di successo avvenuto in questi anni, ovvero creare lavoro con spirito di comunità.
Particolare attenzione alle figure che accompagnano gli adolescenti nel corso delle attività. «La scelta della squadra - spiega Savino - vede innanzitutto il coinvolgimento di esperti giovani della VI municipalità: tutti gli operatori sono sia di San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli. Ci avvaliamo di assistenti sociali, psicologi ed educatori ma tutti con delle specifiche esperienze artistiche e sportive. Anche in Agenzia abbiamo seguito lo stesso modus operandi. Infatti, Brunella Graniglia e Leo Bianchi sono esperti nel mondo dell'animazione: Brunella è un'educatrice professionale che ha gestito con Leo un'agenzia di animazione» tiene a sottolineare Giovanni Savino che da anni guida la cooperativa che gestisce il ‘Punto Luce’ di Barra di Save the Children, realtà con cui collabora sinergicamente.
In attesa di rientrare in presenza con la didattica, le attività formative e laboratori coinvolgono anche gli studenti dell’istituto comprensivo guidato da Carmela Ferrara. Teatro, pedagogia circense, laboratori negli orti, esperienze nella sala digitale e spazio alle attività sportive. Occasioni possibili grazie all’accordo tra l’istituzione scolastica e le realtà ASD ‘Ronin’ e ‘Tappeto di Iqbal’.
Il Mattino