«A bordo non voglio certa gente» l'offesa choc sulla nave per Ischia

«A bordo non voglio certa gente» l'offesa choc sulla nave per Ischia
«Una disabile sarebbe stata lasciata, alle intemperie, sulla banchina del porto di Ischia nonostante avesse regolarmente prenotato e pagato il suo viaggio con...

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«Una disabile sarebbe stata lasciata, alle intemperie, sulla banchina del porto di Ischia nonostante avesse regolarmente prenotato e pagato il suo viaggio con l’aliscafo della Caremar partito alle 10.10 e diretto a Napoli».


A denunciarlo è il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale «stando alla denuncia dei familiari e della stessa donna, saremmo di fronte a un caso di inefficienza, incompetenza e insensibilità che non può assolutamente passare inosservato».

«Antonio Grassaglia, il fratello della donna, invalida perché poliomelitica e alle prese con un tumore all’esofago che sta curando con chemioterapici, ha denunciato che il comandante dell’aliscafo, in maniera piuttosto scortese, avrebbe impedito alla donna di salire a bordo perché la banchina non sarebbe stata adeguata al trasporto di una carrozzella per disabili, anche se la sorella aveva usato quello stesso aliscafo per raggiungere Ischia», ha raccontato Borrelli sottolineando che «il comandante avrebbe anche usato parole offensive gridando che “la compagnia sa che non gli deve mandare ‘sta gente” umiliando pubblicamente una donna che aveva prenotato e pagato per essere su quell’aliscafo».

«Questa vicenda non può passare inosservata perché la signora ha dovuto aspettare oltre due ore dopo che le è stato impedito di salire a bordo dell’aliscafo delle 10.10, restando alle intemperie e senza alcuna assistenza, oltre quella della sua accompagnatrice», ha concluso Borrelli chiedendo alla Caremar di «aprire un’indagine interna sulla questione per verificare quanto è successo e punire il comandante se le dichiarazioni della signora e dei suoi familiari fossero confermate».


Pronta la replica dell'amministratore delegato Caremar, Franco Ceci: «In genere imbarchiamo le persone disabili con carrozzine ingombranti, perché la nostra società è sensibile a queste esigenze. In questo caso la signora ha convenuto, dopo aver parlato con il comandante, e come risulta dagli atti di bordo, di rinviare la partenza con un altro vettore che sarebbe partito più tardi, perché non c'erano le condizioni per salire sul catamarano Achernar in sicurezza. Infatti la passerella di accesso dal pontile di Ischia che si aggancia all'Achernar è molto alta e in forte pendenza. Era peraltro resa molto scivolosa perché bagnata dalla pioggia caduta in precedenza». 

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Il Mattino