Maturità, a Napoli si punta sull’attualità: la voce degli studenti dopo la prima prova

«Per la traccia di italiano è uscito in autore che non avevamo studiato ma le tracce B erano molto interessanti». Alle 14 gli studenti cominciano ad uscire...

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«Per la traccia di italiano è uscito in autore che non avevamo studiato ma le tracce B erano molto interessanti». Alle 14 gli studenti cominciano ad uscire dalla scuola. Fuori ci sono le mamme ed i papà pronti a dispensare abbracci, acqua e qualcosa da mangiare. Ma c’è anche una nonna, ‘Nonna Arzilla’ così come la chiamano i suoi nipoti. Ha 85 anni e dalle 10.30 attende suo nipote seduta all’ombra su una panchina difronte all’Liceo Umberto.

 



«Mi piace stare qui, è la scuola in cui mi sono diplomata, nel 1952 ho conseguito la licenza superiore» la nonna punta il dito sulla facciata del liceo e indica la finestra della sua vecchia classe. «Non sono preoccupata perché ho un nipote bravissimo ma credo che queste tracce siano difficili».

L’argomento di discussione nel cortile del Liceo Umberto è la prima traccia, quella su Ungaretti, a quanto pare, scelta da pochissimi. «Ho scelto l’analisi del testo di Sciascia - racconta Ludovica accolta dai suoi genitori - la prima traccia era su Ungaretti ma non l’abbiamo studiato. La prima prova non l’ho trovata difficile. L’interpretazione richiedeva un po’ di conoscenza ma era fattibile. Avevo più riferimenti con gli argomenti studiati e per questo motivo l’ho scelta».

Qualcuno esce da scuola col dizionario sotto il braccio, altri con lo zaino e invece c’è chi aveva con sé solo una penna. Tutti con lo stesso ‘carico’ di tensione. «Avevamo sperato che uscisse argomento che avevano studiato spiega Benedetta - ci aspettavamo Levi, Montale, d’Annunzio. E non ci aspettavamo nemmeno Bartali».


Domani ci sarà la seconda prova ma non è questa che preoccupa gli studenti. «L’orale è un’incognita - spiega Federica accanto al suo papà Gigi che l’ha accolta all’uscita- per l’orale ci stiamo preparando ancora. Dobbiamo portare tutto il programma e a fine giugno sapremo quali argomenti saranno scelti. In effetti sarà una chiacchierata con i docenti. Chi saprà legare più argomenti e fare i collegamenti ovviamente avrà la meglio». Alle 15.15 la campanella darà lo stop alla prima giornata di esami. I ragazzi ritornano a casa. “Anche oggi si studia”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino