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Personale della Polizia Locale reparto Ambientale di concerto con personale della Unità Operativa Avvocata ha apposto i sigilli ad una privata abitazione in pieno centro storico adibita a ricovero per gli animali.
Gli abitanti del condominio di cinque piani di un vico adiacente l'edificio dell’ università l’ Orientale, hanno fatto denuncia alle autorità competenti a causa del nauseabondo odore e dai continui rumori che provenivano da due appartamenti del secondo piano dello stesso stabile.
Giunti gli uomini della municipale, accompagnati dal personale dell'Asl della unità operativa di Prevenzione Collettiva e la Veterinaria del Frullone, hanno fatto irruzione nei due appartamenti abitati da tre persone, un giovane allevatore, la madre e la zia, che coabitavano con 30 cani, otto cincillà, un pappagallo cenerino, la cui detenzione è vietata perché specie in via d'estinzione e addirittura una scrofa di razza vietnamita di circa un quintale.
Le condizioni igienico sanitarie dei due appartamenti erano ai limiti della sopravvivenza da qui l’origine dei cattivi odori.
Il Mattino