Approfittava della giovanissima età della sua vittima per compiere atti di libidine e vere e proprie molestie sessuali, l'uomo che a Casamicciola Terme è stato...
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LO CHOC
Il pubblico ministero Raffaele Tufano evidenzia nelle sue conclusioni di indagine come la ragazzina sia stata sottoposta ad abusi, più recentemente, anche nelle giornate del 2 e del 3 novembre scorso. Il 3 addirittura in due distinte occasioni: nel primo pomeriggio nei pressi di un ristorante a Serrara Fontana e in serata nell'alloggio del molestatore. E i video che testimoniano le circostanze denunciate risalgono proprio a questi ultimi due drammatici momenti. Gli aspetti riprovevoli della vicenda sono emersi proprio nella serata del 3 novembre, quando la ragazzina, in evidente stato di alterazione psicologica, al rientro fra le mura domestiche ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai genitori. Questi dal canto loro non hanno perso tempo e subito hanno sporto denuncia ai carabinieri al comando del capitano Angelo Pio Mitrione. Dopo due mesi di indagini e accertamenti, la svolta di mercoledì, quando il gip Luana Romano ha accolto la richiesta formulata dal pubblico ministero di sottoporre a misura cautelare il presunto pedofilo e molestatore. È toccato quindi ai carabinieri di Casamicciola eseguire il mandato di arresti domiciliari a carico dell'operaio, finora incensurato, per il reato di violenza sessuale aggravato perché commesso nei confronti di una minore di 14 anni.
LA PREOCCUPAZIONE
Il gip ha deciso per i domiciliari e non per la semplice denuncia a piede libero al fine di evitare che l'indagato possa allontanarsi ma anche che possa mettere in atto la reiterazione dei suoi atteggiamenti nei confronti della vittima, o di inquinamento di ulteriori prove. La notizia ha generato ovviamente enorme scalpore fra i residenti della cittadina termale isolana, dove sia la famiglia della vittima che l'indagato sono persone conosciute. E il problema più grande da affrontare in queste ore non è solo quello di evitare processi di piazza all'indagato (difeso dall'avvocato Michelangelo Morgera), il quale dovrà ovviamente essere giudicato secondo legge, ma anche quello di limitare l'esposizione mediatica della vittima in considerazione della sua giovanissima età. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino