Acerra, bambina precipita dal balcone al terzo piano e muore: aveva cinque anni

Alessia era appena tornata dall'asilo con la mamma. Si sarebbe sporta troppo

Il luogo dell'incidente
Tragedia ad Acerra: i carabinieri sono intervenuti a via Spiniello 32, dove una bambina di 5 anni è precipitata dal balcone della sua abitazione al terzo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Tragedia ad Acerra: i carabinieri sono intervenuti a via Spiniello 32, dove una bambina di 5 anni è precipitata dal balcone della sua abitazione al terzo piano. Inutile i tentativi di salvare la piccola che è deceduta.

La Procura di Nola ha disposto accertamenti. Pm di turno e Medico legale sul posto.

Alessia, che frequentava la scuola dell'infanzia, era stata prelevata dalla mamma e portata a casa. La famiglia è molto nota in città in quanto gestisce un bar ed un piccolo campo di calcetto. La bambina viveva in un parco residenziale insieme con i genitori, un fratellino e una sorellina poco più grandi di lei.

L'ipotesi più accreditata, al momento, sembra essere quella di un drammatico incidente: la bambina si sarebbe sporta troppo e sarebbe precipitata. I soccorritori hanno tentato di rianimarla per oltre mezz'ora. 

«Un angelo dagli occhi azzurri», così ne parlano i vicini, che non riescono a capacitarsi della tragedia. «Alessia era bellissima - raccontano - incontravo spesso la mamma con lei a passeggio, ed era meravigliosa, superattiva. Spesso la mamma la portava al campo dove il nonno gestisce una scuola di calcio, e si divertiva tantissimo. Non riusciamo proprio a capacitarci». Occhi azzurri, sorriso coinvolgente, la bambina era la «luce di casa». «I genitori la adoravano - aggiungono alcuni conoscenti - speriamo che il Signore dia loro la forza necessaria per andare avanti».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino