Dodici le vittime accertate, in cinque casi l'uomo è riuscito a farsi inviare foto e video a sfondo sessuale, in un caso ha tentato, invano, di organizzare un incontro...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'uomo, che viveva con la famiglia e svolgeva lavori saltuari, era iscritto ad alcuni gruppi social su cui erano presenti anche persone molto giovani. Adescava le sue vittime in modo casuale, facendo complimenti e lasciando commenti positivi ai post. È stato accertato che tra i suoi amici su Facebook c'erano molti minorenni. Il 37enne cercava di ottenere la fiducia dei ragazzi, che in alcuni casi gli davano anche il numero di telefono. Spesso inviava sue foto e video a sfondo sessuale, affinché le vittime ricambiassero. La Polizia ha ricostruito nel complesso un anno e mezzo di conversazioni con minori. L'inchiesta è partita dalla segnalazione di una madre preoccupata da alcuni messaggi ricevuti su Messanger dal figlio.
I dettagli dell'operazione sono stati illustrati in conferenza stampa dalla dirigente della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Pescara, il vice questore aggiunto Elisabetta Narciso, dal responsabile del settore Operativo, Gianluca De Donato, e dal responsabile del settore Cybercrime, l'ispettore superiore Angelo Mastronardi, i quali hanno sottolineato «la pericolosità, l'inclinazione e le pulsioni sessuali» del 37enne, fattori che hanno spinto il sostituto procuratore a chiedere ed ottenere la misura cautelare in carcere. L'invito ai genitori è quello di «mantenersi vigili e attenti sull'attività dei propri figli sui social network». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino