Afragola in marcia contro la camorra: in piazza anche Sorbillo

Afragola in marcia contro la camorra: in piazza anche Sorbillo
Studenti, associazioni, sindacati, parrocchie. In migliaia si sono mobilitati ad Afragola per la manifestazione anticamorra organizzata dalla Cgil con diverse associazioni del...

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Studenti, associazioni, sindacati, parrocchie. In migliaia si sono mobilitati ad Afragola per la manifestazione anticamorra organizzata dalla Cgil con diverse associazioni del territorio dopo gli episodi intimidatori che in una ventina di giorni hanno registrato una vera e propria escalation intimidatoria con l'esplosione di otto ordigni di avvertimento a esercenti che non pagavano il pizzo in questo grande centro urbano a nord di Napoli. Ieri la visita del ministro Salvini per ribadire la presenza dello Stato, oggi i cittadini sono scesi in piazza e hanno marciato sotto la pioggia contro il ricatto e la violenza dei clan della camorra.

 
​Tra i presenti Gino Sorbillo: davanti alla sua pizzeria a Napoli qualche sera fa è esplosa una bomba e l'imprenditore ha voluto dare subito un segnale di ripresa e ha annunciato che lunedì il suo locale, che ha subito danneggiamenti soprattutto all'ingresso, riaprirà i battenti e ci saranno anche i cronisti del New York Times. «Questi delinquenti vogliono distruggere Napoli, ma sono un'esigua minoranza - ha detto Sorbilo - per fortuna la stragrande maggioranza degli abitanti è fatta di persone perbene, che lavorano e non si tirano indietro per difendere la città». Quello che è successo alla pizzeria di Sorbillo, secondo il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho rasenta il «terrorismo camorristico».
 
Ad Afragola hanno sfilato tra gli altri i vertici di Libera, di Federconsumatori e Confesercenti, l'associazione forense, Cgil e Uil con i rispettivi segretari generali di Napoli. Un no alla camorra urlato e cantato soprattutto dagli studenti, che chiedono un domani migliore per tutti. Gli otto ordigni esplosivi fatti esplodere in venti giorni all'esterno di altrettante attività commerciali sono considerati un forte segnale d'allarme: la camorra si riorganizza e vuole riappropriarsi del territorio cominciando da chi non paga il pizzo.


Ma la marcia è stata anche occasione di polemica contro il sindaco di Afragola, Claudio Grillo, per la revoca dell'affidamento di un bene confiscato, la Masseria Ferraioli, «tolto per un cavillo burocratico alle associazioni che la stavano restituendo alla città. Chiediamo al ministro Salvini di dire una parola chiara su questo fatto», ha detto il segretario della Cgil di Napoli Walter Schiavella. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino