Un’infermiera è stata aggredita per aver invitato il familiare di una paziente a non filmare con il cellulare l’assistenza che le stavano prestando al...
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Una precisazione da fare, riguarda la nuova organizzazione del pronto soccorso del Cardarelli che per emergenza Covid, adesso, filtra subito i pazienti prima di entrare attraverso il test ematico, dopo il quale si accede al triage e quindi alla fase della presa in carico dell’ammalato a seconda delle sue problematiche. Di conseguenza, tutti gli accompagnatori attendono fuori le porte del ponto soccorso con adeguato distanziamento sociale.
L’aggressione fisica e verbale di stamattina nel presidio collinare, fa salire a 27 il numero di azioni violente messe a segno dall’inizio del 2020 contro i sanitari a Napoli. Due giorni fa, un altro episodio aveva provocato il ferimento di un medico del 118 che cercando di difendere e soccorrere una donna in strada, era stato aggredito dal 29enne straniero che la stava maltrattando. «Stavolta, l’aggressore resosi conto del terribile gesto ha provato anche a scusarsi con il professionista» concludono i rappresentanti dell’associazione che da tempo chiedono il «riconoscimento di pubblico ufficiale per tutti il personale sanitario». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino