Agguato al figlio, la mamma fa da scudo e viene ferita: si indaga nel privato

Gli investigatori della Polizia privilegiano la pista del movente privato rispetto a quella dell'agguato di camorra nelle indagini per il raid di ieri pomeriggio a Napoli nel...

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Gli investigatori della Polizia privilegiano la pista del movente privato rispetto a quella dell'agguato di camorra nelle indagini per il raid di ieri pomeriggio a Napoli nel quale una donna, Amalia Sepe, di 57 anni è rimasta ferita per fare scudo al figlio, Giuseppe Telese, di 33, vero obiettivo dei sicari. La donna stava rincasando tenendo per mano il nipotino di 6 anni quando due persone sono arrivate davanti alla sua abitazione e glielo hanno praticamente strappato.

 
Poi, uno dei due ha preso una pistola e l'ha puntata alla bocca di Telese. L'uomo è riuscito a divincolarsi e la Sepe si è frapposta. Uno dei due ha esploso colpi di revolver ferendo la donna e colpendo di striscio il figlio mentre il nipotino è rimasto illeso. Amalia Sepe è stata soccorsa e trasportata all'ospedale Cardarelli di Napoli dove oggi verrà sottoposta ad un intervento chirurgico per asportare due proiettili ritenuti nell'addome. Il figlio, colpito di striscio, è stato medicato e successivamente ascoltato dagli investigatori del commissariato di Scampia. Le indagini delle ultime ore fanno propendere gli inquirenti più sulla pista privata. Non si esclude di poter arrivare all' arresto dei due sicari entro breve tempo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino