Napoli, al Borgo l'asfalto per il basolato, scoppia la polemica. «Sarà rimosso»

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«In questa città fa più rumore un basolato che si...

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«In questa città fa più rumore un basolato che si copre con l’asfalto per scongiurare un pericolo imminente, piuttosto che una povera anziana che rimane vittima di un incidente a causa di un avvallamento o una voragine». Giampiero Perrella, presidente della quarta Municipalità risponde così alle polemiche sollevate da cittadini e associazioni sull’intervento eseguito dalla Napoli servizi in un tratto di via Sant’Antonio Abate. Un tratto che è stato ricoperto da colate di bitume laddove c’erano i basoli vesuviani. Questo il “particolare” che ha fatto gridare allo scandalo alcuni rappresentanti dell’associazionismo che si battono da anni per la tutela del centro storico partenopeo, ma anche le istituzioni. «Orrendo» e «inguardabile» apostrofa l’intervento Pino De Stasio, consigliere della seconda Municipalità, che aggiunge: «ma dico anche poco sicuro, poiché forma una sorta di “scalino” tra la pietra e la “pasta bituminosa” applicata. Nulla può giustificare un intervento provvisorio di questa specie e spero che gli uffici tecnici municipali e comunali provvedano immediatamente. Rialzare il basolato e risistemarlo a regola d’arte (anche se richiede più tempo e la probabile semi chiusura della strada) è un obbligo d’intelligenza amministrativa», conclude De Stasio. «Uno scempio» è la definizione di Antonio Pariante, del Comitato di Portosalvo, che parla di «un fiume di catrame che ha cancellato l’antica pavimentazione lapidea in una strada del Borgo Sant’Antonio Abate». Mentre per il consigliere comunale Vincenzo Moretto «questi lavori sono degli illeciti che andrebbero denunciati, come già in altri casi, alla Procura della Repubblica». Accuse dalle quali si difende Perrella, che tiene a precisare: «Abbiamo già concordato con l’assessorato comunale alle Strade che il basolato sarà ripristinato in tempi brevi. Sia chiaro: non è stato rimosso, ma solo coperto. E appena avremo risorse a disposizione lo rimetteremo a posto». Ma la verità da tenere ben presente, secondo il presidente della quarta Municipalità, è un’altra: «c’era un basolato completamente usurato dai falò che ogni anno si appiccavano in occasione della festività di Sant’Antonio, tanto che le fughe non esistevano più ed erano state sostituite da voragini. A causa di queste ultime numerosi incidenti si sono verificati ai danni di centauri e soprattutto di persone anziane, per cui si è reso necessario far intervenire la Napoli servizi, che ha coperto quel tratto pericoloso con l’asfalto».
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Il Mattino