Il convegno “I processi decisionali in terapia parodontale ed impiantare: cosa fare, come fare” ospitato ieri ed oggi a Napoli dal centro congressi Royal-Continental, è...
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Come previsto, infatti, oltre settecento odontoiatri provenienti da tutta l’Italia hanno affollato la sala dell’hotel partenopeo, in una due giorni di formazione ed incontri tenuta a battesimo anche dal vicepresidente della giunta regionale campana Guido Trombetti, assessore regionale all’università ed alla ricerca scientifica. “Nell’era di internet – ha commentato Trombetti – ci si chiede a volte perché incontrarsi ai convegni, ebbene la mia risposta è che questi appuntamenti servono a creare la comunità scientifica e, quindi, il progresso ed il benessere”.
Accolti dal direttore della scuola Luca Ramaglia, tanti esponenti del mondo accademico e non solo hanno fatto del resto capolino alla manifestazione, a partire dal presidente della Scuola di Medicina della Federico II Prof. Luigi Califano, che in questa sede ha ufficialmente annunciato la nascita di un centro universitario di implantologia sociale che metterà a disposizione di soggetti afferenti a classi meno abbienti ed a costi concorrenziali non solo le professionalità dei docenti del Dipartimento Testa-Collo ma anche materiali di prima qualità ed apparecchiature di ultima generazione che molto difficilmente si trovano in altre strutture pubbliche o private.
“Si tratta – ha spiegato Califano – di un’iniziativa che vede coinvolti tutti i docenti, e che garantirà al paziente cure classiche e sofisticate fino all’innesto di denti fissi che assicurano una migliore vita di relazione”.
E tra interventi di professionisti italiani famosi nel mondo come Enrico Gherlone, Leonardo Trombelli, Pierpaolo Cortellini, Gianfranco Carnevale, Mauro Merli, Andrea Chierico e Matteo Chiapasco, la due giorni ha permesso ai professionisti del sorriso di contribuire anche alla causa della Fondazione “In Nome della Vita” di Napoli, promossa dal Cardinale Crescenzio Sepe che ne è presidente onorario per organizzare, coordinare e controllare i progetti di assistenza e beneficenza attivati dall’Arcidiocesi partenopea. Piuttosto che realizzare gadget, infatti, l’organizzazione ha stabilito di devolvere la quota prevista per questa voce in beneficenza e di invitare tutti i partecipanti a contribuire a loro volta all’attività della fondazione. A ritirare ufficialmente la donazione è intervenuto quindi don Tonino Palmese, accolto da Luca Ramaglia e da esponenti del mondo accademico come il commissario dell’Azienda Universitaria Federico II Prof. Giovanni Persico, Sandro Rengo, Gregorio Laino ed Antonella Polimeni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino