META/VICO EQUENSE. Un fiume di acqua piovana mista a liquami che dallo sbocco fognario scorre sulla rada, dove fino al 30 novembre 2014 si stagliava l'ecomostro di Alimuri,...
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La situazione è sempre la stessa: quando la penisola sorrentina è colpita da forti temporali, le condotte non reggono il carico di acqua e liquami con la conseguenza che, per evitare la rottura degli impianti, questo mix micidiale viene riversato direttamente in mare. E questo avviene anche nell'area che fino a due anni ospitava il cosiddetto ecomostro di Alimuri, l'albergo abbandonato e poi demolito in pompa magna dopo decenni di battaglie giudiziarie. "La cascata di liquami maleodoranti - spiega Luigi De Pasquale, il fotoreporter che da anni documenta l'inquinamento lungo le coste e nei valloni della penisola sorrentina - finisce direttamente a mare e, al suo passaggio, semina rifiuti di ogni tipo in un'area che, fino all'inizio degli anni Sessanta, era un autentico paradiso".
Lo stesso scenario si propone nella parte opposta della baia di Alimuri, cioè sulla spiaggia del Purgatorio. Qui è un altro sbocco fognario a sversare in mare acqua e liquami fognari creando, sulla superficie del mare, l'ormai tristemente famosa chiazza marrone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino