Prima giornata di mobilitazione dei lavoratori di Almaviva Napoli, minacciati dall'annuncio di chiusura del call center e dei contestuali 845 licenziamenti. La procedura di...
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I lavoratori del resto lo avevano spiegato dal primo momento. In questa fase non hanno voluto fare sciopero perché spossati e indeboliti dall'ondata di astensioni e manifestazioni consumate per impedire la prima ondata di licenziamenti, quella di marzo, revocati poi con l'accordo del 31 amggio. Intanto però vogliono le istituzioni ai massimi livelli al loro fianco, a partire dalla Regione Campania e dal Comune di Napoli. L'obiettivo è di premere in modo efficace sul governo. E sale la tensione. L'altro giorno i sindacati napoletani hanno denunciato l'azienda all'ufficio territoriale del Lavoro ed ai ministeri competenti per un presunto uso scorretto dei fondi pubblici destinati agli ammortizzatori sociali. Stamane i sindacati di Roma hanno fatto la stessa cosa per la sede romana. Ma Almaviva smentisce seccamente e annuncia querele. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino